Vorrei entrare a Teramo....1 Fiorino. Sarà la nostalgia di Benigni e Troisi, sarà il senso civico che mi permette di fare alcune domande alla nostra Amministrazione, sarà il gusto del nostro comune senso del pudore, a rivolgersi verso le frazioni, a chiedere il motivo di una tassa sulla tassa, a non comprendere la litania del Primo Cittadino di Teramo, che per giustificazione, ci porta altri comuni del centro sinistra. A noi non interessa. A noi interessano le sentenze della Corte di Cassazione. Un plauso a Manola Di Pasquale, al suo studio legale, al ricorso al difensore civico, alle oltre 500 firme che diventeranno tra Sabato e Domenica oltre mille. Vi ricordo "La Corte di Cassazione (sentenza n. 16733/2007) ha ribadito sui passi carrabili a raso che non sono soggetti a tassa o tariffa. La suprema Corte ha stabilito ancora una volta che il passo a raso, “non determina un’occupazione visibile del suolo pubblico”, dato che “manca qualsiasi opera o manufatto realizzato su suolo pubblico”, e che “non presenta interruzioni sul marciapiede o modifiche del piano stradale che permettano, al proprietario dell’accesso, una posizione ed un uso diverso del marciapiede da quello di cui può fruire tutta la collettività”. Giovanni Cavallari semina zizzania per un'attenta analisi politica. Evidenzia la rottura nell'Amministrazione comunale tra l'Udc e l'Udc, tra parte della Lista Civica di Mauro Di Dalmazio e i vertici del Comune di Teramo. La protesta diventerà forte, ossessiva, continua...intanto si sottovaluta una crisi, stretta dal bisogno di far cassa e un buio senso della misura.

Commenta
Commenti