Il Presidente del Consiglio di Giulianova, Paolo Vasanella è positivo al tampone del virus dei Gaffeur.
Un uomo della sua esperienza che con una vomizione rigurgita è riuscito a creare una crisi politica all'interno della maggioranza Costantini.
Imbarazzo, mortificazione, disagio, confusione, turbamento, sintomi di veri e propri disturbi da influenza e incoscienza storica.
Che cosa ha partorito il pensiero da quarantena di Paolo Vasanella?
Leggete ma vietate lo scritto all'attenzione dei vostri figli che ancora credono nei libri, nei testi storici, nella cultura, nella Costituzione, negli ideali del 25 Aprile come il Presidente della Repubblica e a caduta libera tutte le Istituzioni.
" Cittadini reclusi in casa, come non era mai accaduto, neanche in tempo di guerra, mentre il pericolo, per buona parte della sinistra, rimane il fascismo dopo 75 anni dalla caduta ! Evidentemente, l’unica ragion di vita, per Zingaretti e Compagni, è quella di essere antifascisti, combattendone la presenza ! Il 25 Aprile è l’unica festa civile celebrativa in Italia, che riduce inequivocabilmente, la Storia millenaria della nostra Patria, troppo poco per l’Italia e la sua Civiltà, la memoria deve essere condivisa ! Il 25 Aprile, non sarà e non potrà essere mai una festa inclusiva e nazionale, ma sarà sempre la festa delle bandiere rosse, a rappresentarne l’odio tra le due Italie, senza rendere Onore al nemico, negandone dignità e memoria, visto che l’antifascismo non avrebbe motivo di esistere, in considerazione del fatto, che il fascismo è da tempo morto e sepolto ! Il 25 Aprile è una festa che aumenta la ipocrisia faziosa dell’odio, oggi, usata per colpire particolarmente la componente politica di centro destra. Il 25 Aprile, non bisogna Onorare solo i Partigiani, tra i quali è bene ricordare, erano presenti chi combatteva lealmente per la Libertà e per amor di Patria e chi per instaurare la dittatura stalinista! Nel celebrare la festa della Liberazione, Bisogna ricordare che nel ventennio nero, furono uccisi, più antifascisti Italiani nella Russia comunista che nell’Italia fascista. Non bisogna dimenticare infine, che ha mietuto più vittime il comunismo in tempo di pace che il razzismo in tempo di guerra. Il mio Augurio ed anche la mia speranza è che nella nostra Nazione, prima o poi, si comprendano i propri errori e quindi capire in modo definitivo, che il dividersi tra “Buoni e Cattivi” non farà altro che indebolirci difronte alla inesorabile avanzata del mondo moderno che fagocita tutto, Pandemia docet ! Una festa, quindi autoreferenziale, ad uso e consumo di una certa sinistra, che mai si è posta il tema della Pacificazione Nazionale e di conseguenza, questa giornata, merita un Riflessivo Silenzio!".
Vaneggiamento da verbi in turpe e mancanza di rispetto anche e solo nei confronti della famiglia e del nonno del sindaco Costantini.
Caro Presidente del Consiglio di Giulianova, Paolo Vasanella, non vuole rispettare una festa nazionale?
Non vuole rispettare la memoria italiana?
Non vuole onorare chi è morto per renderla libera anche di scrivere ciò che forse non ha compreso anche dopo una prima lettura?
Si dimetta subito, ora se prima non fosse possibile.
Si dimetta con una promessa di leggere e comprendere almeno un bigliettino dei Baci Perugina per allargare la conoscenza degli eventi.
Le consiglio un articolo de Il Sole24ore del 2019.
" Chi di noi ha un nonno/a o un bisnonno/a che ha vissuto la liberazione, se lo faccia raccontare, scriva i ricordi o li registri. Perché i nostri figli avranno delle domande e cercheranno delle risposte, che noi forse non sapremo dare loro. Io non ho risposte da dare a mio figlio che chiede cos’ha vissuto il nonno nel campo di concentramento, cosa ha visto, come ne è uscito e come è tornato a casa. Mio nonno non ne parlava e noi abbiamo solo un documento del ministero della Difesa, che ci dice che fu deportato nei lager e rifiutò la liberazione per non servire sotto i tedeschi".
https://alleyoop.ilsole24ore.com/2019/04/25/25-aprile-partigiani/
Si parla di eroi, di memoria storica, di esempi, di uomini e donne che lei ha offeso.
Il 25 Aprile si festeggia la vittoria della democrazia contro la dittatura.
Faccia l'unico atto vero e democratico, si dimetta ma le dimissioni, le faccia scrivere a qualcun altro, non vorrei che si sbagliasse a firmare.
Commenta
Commenti
ha ragione, non facciamo i comunisti.....
La Festa della Liberazione non si discute. Le dittature sono da ripugnare di qualsiasi colore esse siano. E ve ne sono state e ve ne sono tuttora dei differenti colori.
Ma è significativo il silenzio dei lettori: il rosso ha disgustato e disgusta quanto il nero, se non di più.
E comunque, quel dì ci liberammo dagli italiani ma non ci siamo MAI LIBERATI DAI TEDESCHI, se oggi a 75 anni di distanza siamo costretti a seguire ancora i loro ordini.
Purtroppo abbiamo fatto poca strada.
La Festa della Liberazione non si discute. Le dittature sono da ripugnare di qualsiasi colore esse siano. Ed in giro per il mondo ve ne sono state e ve ne sono tuttora dei differenti colori.
Ma in questo articolo è significativo il silenzio dei lettori a distanza di alcuni giorni dalla sua pubblicazione: il rosso ha disgustato e disgusta quanto il nero, se non di più.
E comunque, quel dì ci giustamente liberammo dagli italiani ma non ci siamo MAI LIBERATI DAI TEDESCHI, se oggi, a 75 anni di distanza, siamo ancora costretti a seguire i loro ordini.
Purtroppo da allora abbiamo fatto poca strada.
Non ci sono parole ...