Vi prego in onore del valore delle parole, dei luoghi comuni, dei palindromi per gli scarsi criniti ( Poter esser pelato totale per essere top), in omaggio al desio dei sinonimi e delle citazioni, basta con il fatto che non ci lascerete mai soli, siamo in quarantena, siamo soli da tempo.
Basta con le conferenze stampa, sull'attesa della ripartenza di una Italia fiera.
Basta toccare le corde di un nazionalismo che richiama il bar dello sport e gli inni nazionali con il rutto libero dopo un gol.
Basta.
Ci vogliono i soldi erogati in stato di emergenza con gli Istituti Bancari che siano in grado di emanare senza badare al merito creditizio, alla centrale dei rischi, ai debiti e altri stati economici.
Il modello Tedesco o degli Stati Uniti, fondi nazionali o federali, direttamente alle imprese piccole o grandi che siano e non per pagare le tasse ma per far ripartire l'economia.
Altrimenti le due fantomatiche due BB del Moody's rating diventeranno il preambolo del nostro fallimento.
Ci vogliono i soldi per le aziende e non per pagare le tasse o gli affitti e le bollette. Quali sospensioni? A che tempo di restituzione?
Ci vogliono i soldi, quelle veri e non le garanzie bancarie.
Ora le belle parole.
Il Presidente della Provincia di Teramo Diego Di Bonaventura
Una strategia condivisa per tenere insieme sicurezza, salute, ripresa. Nella fase 2 questi tre elementi saranno centrali per la "ricostruzione" sociale ed economica. Seguendo l'esempio della città Metropolitana (ex Provincia) di Bologna e della Provincia di Ravenna, centri ad elevato valore aggiunto produttivo e turistico, anche la Provincia di Teramo aprirà un confronto con le parti sociali e con i Comuni chiedendo il supporto della Asl di Teramo e dell'IZSAM - fondamentali nell'azione della prevenzione e ricerca, per approntare progetti pilota, azioni di monitoraggio - per individuare quali iniziative possono essere intraprese a livello locale per supportare il processo di ripresa che verrà scandito dai provvedimenti del Governo e da quelli della Regione.
"Nulla sarà come prima, in questa seconda fase, agli aspetti più squisitamente scientifici, sanitari e assistenziali si affiancano quelli temi economici e sociali - dichiara il presidente Diego Di Bonaventura - ripresa produttiva, mitigazione del disagio sociale, sostegno al reddito. per aiutare le imprese, i professionisti, gli artigiani,i commercianti, gli operatori dei servizi. La nostra provincia, poi, non può che avere un focus particolare sul turismo e su tutte le attività ad esso strettamente collegate, dalla ristorazione ai locali pubblici".
Ed è in questa seconda fase, quindi, che la Provincia può svolgere un ruolo monitorando e agevolando le azioni di Regione e Governo per amplificarne l'efficacia. "Non va sottovalutato il fatto che attualmente la governance degli enti provinciali è affidata a amministratori locali; Sindaci, consiglieri comunali e assessori che in queste settimane hanno vissuto in prima linea l'emergenza territori registrandone difficoltà ma anche risorse, preoccupazioni e aspettative. Per tutte le attività, dalla fase 2 in poi, saranno determinanti i protocolli di sicurezza e la salubrità nei luoghi di lavoro; faranno la differenza, nei contatti con la clientela, le certificate condizioni di salute di chi è a contatto col pubblico e in particolare di chi svolge attività dove il distanziamento sociale non può essere sempre garantito. Noi dobbiamo esserci per avegolare, fluidificare e laddove e sostenere il mondo del lavoro individuando misure che possano essere le più omogenee possibili fra i diversi territori.. Lo faremo aprendo una fase di ascolto partendo dalle numerose sollecitazioni ufficiali che ci sono arrivate in queste settimana e che abbiamo raccolto. Naturalmente ci organizzeremo in videoconferenza".
Il sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto
Con un tweet di ieri, il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, ha comunicato che il Governo ha accolto le richieste dei Sindaci ed ha stanziato 3,5 miliardi di euro per sostenere le azioni a contrasto del Covid-19. Una positiva implicita risposta, questa, ad una delle tematiche sollevate anche dal Presidente dell’ANCI Abruzzo Gianguido D’Alberto, il quale si era fatto partecipe della richiesta di uno stanziamento di 5 miliardi di euro. Una risposta che giunge dopo che ieri si è tenuto un incontro, via Skype, convocato dal Prefetto di Teramo, al quale hanno partecipato istituzioni, forze dell'ordine, associazioni, enti pubblici e associazioni di categoria per fare il punto sulla situazione, in vista dell'avvio della cosiddetta fase 2. Durante tale incontro, il Sindaco di Teramo D’Alberto, ha evidenziato le tre problematiche prioritarie: misure economiche, iniziative connesse alla emergenza sociale e questione abitativa. Per D'Alberto, però, innanzitutto non bisogna abbassare la guardia: la priorità resta ancora di arginare la diffusione del contagio, pertanto è necessario che tutti continuino ad osservare le prescrizioni, attenendosi ad esse con scrupolo. Anche questo sarà indispensabile per avvicinarsi alla nuova fase. E poi c'è una condizione che, ancora per il Sindaco di Teramo, è irrinunciabile: l'unità di intenti, da tradurre in azione coordinata e congiunta; ciò impone di lavorare fianco a fianco, tutti dalla stessa parte, perché ci si trova nel medesimo stato di emergenza e nella uguale necessità di uscirne. In tale ottica, gli enti locali vanno concepiti come partner insieme a cui fare squadra. I Comuni sono in prima linea,ha sottolineato il Sindaco di Teramo, ma bisogna chiarire che proprio essendo gli enti di prossimità con cittadini e famiglie, non si può esigere più di ciò che già fanno, senza fornirli degli strumenti economici e finanziari adeguati. La coperta è corta, e se col bilancio bisogna assicurare la gestione ordinaria dell'ente, è necessario accompagnare la richiesta di risposte straordinarie, con fondi, stanziamenti, economie che esulano dalle ordinarie poste del conto economico. L'esempio è venuto dalla necessità di sollecitare il sistema bancario a fornire liquidità alle imprese. Appare necessario che in questo senso tutte le forze in campo agiscano congiuntamente, anche alla luce delle difficoltà che il sistema bancario locale sta vivendo. Se è pertanto indispensabile che il sistema creditizio offra la propria disponibilità al sistema economico, è altrettanto indispensabile che dalla sponda istituzionale giungano le certezze che consentono di far sì che tale disponibilità diventi efficace e reale. Analoga unità di intenti è indispensabile per la questione tributaria e fiscale; da parte dei Comuni c'è l'ampia disponibilità ad assecondare le richieste di abbattimento del pagamento di tasse e tariffe ma contemporaneamente si avanza la pretesa che dal Governo giunga una copertura reale. Gli interventi sul sociale per il quale il Comune ha registrato in questi giorni i risultati già presentati inerenti ad esempio i buoni spesa, aprono prospettive rispetto alle quali bisogna porsi domande nuove. La straordinaria sinergia che in questi giorni è stata messa in campo tra Comune e associazioni, ha consentito di dare risposte immediate ma ha posto anche in luce la possibilità che si affaccino all'orizzonte nuove povertà. Questo impone una attenzione che, ancora una volta coinvolgendo le associazioni con le quali il Comune dialoga quotidianamente, ponga in primo piano le attribuzioni dell'ente e che aiuti lo stesso ad individuare le modalità per svolgere nella maniera più appropriata la sua funzione istituzionale. Ciò significa che è necessario chiedere a chi deve adottare misure di carattere economico-finanziario per il sostegno delle povertà, l'adozione di misure che poi possano davvero consentire di mettere in campo le azioni che gli enti hanno il compito di svolgere. E sempre dal governo centrale, si attendono le risposte definitive anche per quanto riguarda l'emergenza abitativa. È una questione preesistente al Covid-19, ma che l'epidemia ha accentuato in tutta la sua drammaticità. La nomina del nuovo commissario Giovanni Legnini, ha già consentito di dare l'impulso che si aspettava ma è ora fondamentale che tutto trovi lo sbocco operativo. È evidente che ancor più per la nuova situazione e in riferimento agli stessi timori avanzati a livello centrale, la ricostruzione deve far leva anche sulla necessità di evitare infiltrazioni malavitose negli appalti ma il riferimento a quanto realizzato a Genova per la ricostruzione del Ponte Morandi può fungere da stimolo ed esempio. E, per individuare con esattezza i termini della questione, in chiusura Gianguido D'Alberto ha chiesto un incontro esclusivo su tale tema. Il Sindaco ringrazia il Prefetto che ancora una volta ha manifestato sensibilità accentuata per il territorio e attenzione per le problematiche da cui esso è afflitto; l’aver coinvolto in questa fase tutte le realtà Istituzionali e operative esistenti, è una manifestazione reale di ciò. D’Alberto continua a seguire con costanza e profonda attenzione l’intera vicenda, ricordando ai concittadini che la sua vicinanza si esplicita proprio con la presenza e con l’assunzione di posizioni e scelte che traducono concretamente la sua continua proposizione di “non lasciarli soli”.
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Ma abbiamo dimenticato che sulle bollette,fra poco avremo noi tutti appartenenti ai comuni del cratere del terremoto,la fatturazione dal dicembre 2016 fino ad oggi,di gas e luce.
Bollette che saranno di importi di migliaia e migliaia di euro,che seppure rateizzati,andranno a cumularsi con le dilazioni dei pagamenti di cui al commento sopra?
A TERAMO c'è un vecchio proverbio che dice:"LU COTTE SOPRE A LU VULLITE"
Traduco per i non abruzzesi:"IL COTTO SOPRA AL BOLLITO"
Non aggiungo altro,Vi auguro una tranquilla Domenica........
Carlo
.... che in compagnia.