Se fossi nel direttore generale dell'asl di Teramo mi legherei sotto la Regione Abruzzo.
Lo sapete cosa significa avere un figlio affetto dallo spettro dell'autismo?
Rispondete.
Lo sapete cosa significa?
Bisogna avere da genitori una tale forza d'animo, di capacità emotiva, empatica, di donarsi che tutto il resto nella vita può apparire una passeggiata al chiaro di luna.
Ascoltate https://www.youtube.com/watch?v=jAJAiSH5O70&t=8s lei si chiama Sabrina.
Il sindaco di TEramo, Gianguido D'Alberto?
Il presidente del comitato ristretto dei sindaci?
Ha scritto una lettera, firmata anche dall'ass. al Sociale Ilaria De Sanctis.
La ASL assuma atti e decisioni urgenti per favorire la reale ripresa di attività relative ai livelli essenziali di assistenza sanitaria per le persone affette da autismo.
Le attività sanitarie specifiche, la cui ripartenza nelle ordinanze regionali era stata stabilita nel 18 maggio, tardano ad essere riavviate, in particolare nella provincia di Teramo; anzi viene proposta ancora come alternativa la telemedicina.
La nota che abbiamo predisposto insieme all'assessore Ilaria De Sanctis contiene la esplicita richiesta, rivolta appunto alla Asl e alle strutture che operano nel territorio, di stilare un protocollo per il ripristino delle ore previste dai piani personalizzati, in modo da permettere alle persone che sono in carico ai centri di riprendere il loro percorso verso l’autonomia.
Non possiamo certo non sottolineare come questo periodo di emergenza sanitaria abbia prodotto, nelle persone che vivono la condizione dell’autismo e dell’alterazione dello spettro autistico, un isolamento maggiore e che la ripresa di attività attinenti i livelli essenziali di assistenza sanitaria sono dei diritti inviolabili e essenziali”.
La nostra comunità con la ripresa delle attività, non può consentire “di lasciare indietro chi vive una condizione personale legata all’autismo: non possiamo permetterci di far regredire quei bambini e quei giovani adulti che, grazie a percorsi terapici personalizzati, hanno raggiunto o ad ogni modo lavorano per ottenere autonomia nella loro quotidianità”.
Continuereno a farci interpreti delle esigenze manifestate da familiari delle persone autistiche, raccogliendo una urgenza che appare di giorno in giorno sempre più improcrastinabile.
Sindaco, non basta.
Non è Natale.
Non è mai stato Natale per le famiglie dei bambini autistici.
Non è un regalo ma un diritto mancato. Un furto. Un delitto senza pene.
Che cosa hanno fatto gli altri sindaci della provincia di Teramo?
Lunedì, cioè domani, se ha tempo, dovrebbe andare all'asl di Teramo con le famiglie dei ragazzi autistici e attendere la delibera.
Chiami gli altri Primi cittadini.
Fate qualcosa di evidente, comunicativo, vero, forte, impattante, reale, concreto, immediato.
La storia sociale va scritta con la presenza e non il virtuale.
Non il ripristino delle stesse ore, no, sindaco D'Alberto, ma un risarcimento del danno fatto di maggiori ore e di maggiore rispetto sociale.
Altro che letterine.
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Commenti
Che tristezza! Nessuno può capire come si vive nelle case di questi genitori a parte loro stessi, perché già l'ordinaria vita quotidiana presenta innumerevoli sfide, figuriamoci una situazione come questa. I politici si sono dimenticati di tutte le fasce deboli, bambini e disabili in primis, ma anche dei tanti lavoratori che stanno ancora aspettando il pagamento della cassa integrazione. Tante belle parole, tante chiacchiere ma davvero poche iniziative. A quanto pare le priorità sono ben altre.