C'è un serio problema nel piano antenne del comune di Teramo. Il serio problema è il nostro perchè abbiamo letto tutto il documento con le risposte del comune di Teramo ( forse) alle tante osservazioni delle associazioni, comitati, cittadini e macro aree.
Ci piacerebbe conoscere la commissione di tecnici che si è riunita per condire il testo. Ovviamente eviteremo di fare domande all'assessore competente per una questione di competenze, appunto.
Prima puntata.
Avevamo pubblicato questo documento.
Leggete bene.
Sulla capacità di coesione e di fare squadra del quartiere Cona di Teramo abbiamo molti dubbi. Nella lotta sulla finta delocalizzazione hanno vinto ragioni di appartenenza e non ragione che abbracciano il bene pubblico. Ora si torna ad osservare un'altra scellerata scelta dell'Amministrazione comunale. Perchè non concentrare le antenne in un unico punto collinare?
Leggiamo.
1. il Quartiere Cona è già gravato da Cabina Primaria ENEL con annosa e discussa delocalizzazione della stessa, fuori dal Quartiere, con soluzione già individuata nel tempo ma non percorsa al fine di minimizzare l’esposizione alle inevitabili emissioni elettromagnetiche che l’effetto sommatorio con ulteriore sorgente elettromagnetica, con sito reso disponibile a poca distanza, preoccupa ulteriormente i cittadini;
2. le presenti osservazioni, meglio sottodettagliate, NON impongono prescrizioni di divieto generalizzate e indeterminate, ma ha tra i fini quello di raccordare le esigenze urbanistiche con quelle di MINIMIZZAZIONE dell’IMPATTO ELETTROMAGNETICO (più volte testualmente richiamato nel Regolamento che qui si osserva negli art.1 (Finalità), art.5 (Obiettivi di qualità), art. 8 (Minimizzazione dell’esposizione) individuando più localizzazioni alternative NON precludendo pertanto la copertura di rete locale e/o nazionale;
3. è spesso richiamato dal citato Regolamento (art.1 (Finalità), art.3ter (Procedimenti per la stipula dei contratti), art.5 (Obiettivi di qualità), art.6, c.4 (Localizzazione degli impianti di telefonia mobile e trasmissione dati e caratteristiche tipologiche), art.8 c.1,2 (Minimizzazione dell’esposizione) la possibilità di sondare da parte dell’Amministrazione, la CO-UBICAZIONE dei proprietari di impianti esistenti limitrofi;
4. l’art.2 (Campo di applicazione e definizioni) del Regolamento in oggetto richiama la normativa di settore vigente, nazionale e regionale, tra cui la L.R. Abruzzo n.45 del 13.12.2004 (Norme per la tutela della salute e la salvaguardia dell’ambiente dall’inquinamento elettromagnetico);
5. che la richiamata L.R. Abruzzo n.45 del 13.12.2004 (Norme per la tutela della salute e la salvaguardia dell’ambiente dall’inquinamento elettromagnetico) all’art.8 (Pianificazione comunale) nell’adottare il Regolamento, che qui si esamina, ribadisce che lo stesso “deve assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici”;
6. che la stessa L.R Abruzzo n.45 del 13.12.2004 (Norme per la tutela della salute e la salvaguardia dell’ambiente dall’inquinamento elettromagnetico) all’art.11 (Autorizzazione degli impianti fissi di telefonia mobile), ribadisce che “al fine di ridurre l'impatto ambientale nonché di favorire una razionale distribuzione degli impianti fissi di telefonia mobile, il riordino delle installazioni esistenti e l'utilizzo delle medesime strutture impiantistiche esistenti nella realizzazione di reti indipendenti, il Comune assume idonee iniziative di coordinamento delle richieste di autorizzazione dei diversi gestori, subordinando a questi obiettivi anche il rilascio delle medesime.”
SI OSSERVA
A) che al fine del rispetto della normativa citata e di raggiungere REALMENTE l’obiettivo di MINIMIZZAZIONE dell’IMPATTO ELETTROMAGNETICO utilizzando lo strumento pianificatorio della CO-UBICAZIONE come evidenziato negli articoli puntualmente elencati e citati in premessa ai punti 2 e 3, il SITO di RICERCA da parte della società LINKEM individuato nella Tavola 9R e il sito invece RESO DISPONIBILE dall’Amministrazione Comunale meglio dettagliato nella Tavola 18 ben si presta, quest’ultimo, ad essere delocalizzato e autorizzato in co-siting nel sito n.51, Raw Land, con tecnologia 4G+4CA, già attivo dal gestore ILIAD avente le seguenti coordinate (Lat 42.65299415-Long.13,68861226) distante soli 431m.
B) Quale ulteriore alternativa si propone la delocalizzazione e l’autorizzazione, sempre in co-siting, nel sito n.61, Roof Top, già attivo con gestore e tecnologia non portati a conoscenza, avente le seguenti coordinate (Lat 42.65802032-Long.13,68432392) distante soli 512m.
La risposta?
Osservazioni non accoglibili perchè si legge che non sono state citate le fonti legislative. Ovviamente non risulta vero.
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Commenti
Al Comune di Teramo NON interessa nulla dei propri cittadini!!
Dal tono delle risposte sembra che le stesse siano state elaborate dai Gestori e non dal Comune!
Il quartiere Cona è preso veramente di mira dal Comune...oltre la Cabina Primaria adesso anche l'antenna. È una cosa allucinante... è veramente troppo. Bisogna protestare seriamente!