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Malata di sclerosi multipla dal 2008 ora tetraplegica e senza pensione perchè l'Inps di Teramo ritarda la visita...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

La Pietas Umana. Esiste la Pietas Umana, l'empatia, l'umanizzazione, la capacità di mettersi nei panni dei pazienti e di svestirsi di autorità? 
Monica. È così che preferisce farsi chiamare, anche se all’anagrafe è registrata come Annunziata. Dal 2008 convive con la sclerosi multipla, una malattia che nel tempo è peggiorata fino a renderla tetraplegica. Non muove nulla dal collo in giù, ma il suo sorriso e la sua ironia raccontano di una forza rara, quella di chi, pur avendo vissuto tante difficoltà, riesce ancora a godere della vita e a farne tesoro, anche quando la burocrazia sembra divertirsi a metterle i bastoni tra le ruote.
Monica attende da mesi di sottoporsi alla visita di revisione dell’INPS, necessaria per confermare il diritto alla pensione di invalidità, scaduta  a ottobre 2024. Peccato però che da quel momento nessuna convocazione sia ancora arrivata. O meglio, forse qualche comunicazione è stata inviata, ma all’indirizzo della sua residenza ufficiale, che corrisponde però a una casa inagibile a causa del terremoto.
La sorella di Monica, che ne è amministratrice di sostegno, si è più volte rivolta agli uffici, inviando mail (come suggerito anche dall'ente) e recandosi di persona per chiedere che ogni comunicazione venga inviata al proprio indirizzo, dove assiste quotidianamente la sorella. Eppure, nonostante i ripetuti solleciti, tutto tace.
Monica oggi si ritrova così senza la pensione, bloccata fino a nuova visita, e senza quella piccola certezza che le consente di poter retribuire la sua badante. Ci rivogliamo all'INPS: è possibile fissare al più presto la visita di revisione, così da restituirle un diritto che per lei è fondamentale?

Ascoltate https://youtu.be/BSZhq0KUK0w?si=ahFCC_VQFHuTRw_s

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Commenti

L’INPS, un muro di gomma come del resto tutti gli enti pubblici che anziché essere a servizio degli utenti aiutandoli a superare le loro cervellotiche procedure, fanno di tutto per creare problemi.
Bravi, bravissimi…

Ho ricordato il calvario vissuto con mia madre ....siamo tutti con voi!!!

Empatia, umanità, pietà, diritto e rispetto sono parole che la politica e la burocrazia non conoscono e da cui si tengono alla larga. Che si vergognino, soprattutto vedendo il sorriso della signora, che gioisce della vita nonostante ciò che le è capitato. Ma è tollerabile un atteggiamento così da un'istituzione, vista la.situazione? Ma svergognamoli con una bella manifestazione, per pretendere il rispetto dei diritti umani. Devono solo vergognarsi. Ma dove siamo arrivati?!?!