Gentile Dottore,
dopo aver letto il contenuto della relazione dell’Arch. Adriano Capanna, datata 15 aprile 2011 e, soprattutto, le precisazioni che il dott. Cerulli-Irelli ha affidato ad un commento al nostro secondo articolo dedicato al Piano Integrato di Intervento di Via Cupa:
http://www.iduepunti.it/cronaca/2_settembre_2013/giulianova-chi-risponde-sul-presunto-accordo-gi%C3%A0-firmato-su-cupa
la prima persona a cui abbiamo pensato di scrivere è stata Lei. Ciò in virtù del Suo pluriennale impegno a difesa del territorio, che L’ha portata, tra le altre cose, a presentare e far approvare in Consiglio Comunale ben 7 degli 8 emendamenti presentati da Il Cittadino Governante al Piano stesso.
Anche a beneficio dei nostri lettori, ricordiamo una circostanza di cui riferiscono sia l’Arch. Capanna sia il Dott. Serafino Cerulli-Irelli e di cui tutti i Consiglieri sono al corrente giacché viene richiamata in alcuni atti di Consiglio Comunale del 2012 e del 2013: nell’ultimo giorno utile della consiliatura targata Ruffini, esautorando l’unico organo che per legge ha competenza in materia (!) -cioè il Consiglio Comunale-, la Giunta Comunale approvò con atto n. 346 del 14 agosto 2008 il Piano Integrato di Intervento di Via Cupa che costituiva variante al PRG allora vigente ed alla successiva Variante adottata nel 2007.
Come Lei senz’altro saprà, con quella delibera la Giunta approvò/formalizzò una proposta di Piano datata 8 agosto 2008, compreso lo schema di convenzione, comprendente le clausole relative alle sanzioni in caso di inottemperanza, di solito presenti in tutti i contratti che si rispettino.
Da quella delibera di Giunta, citata nelle successive delibere di Consiglio n. 7/2012 e n. 34/2013, oltre che dall’Arch. Capanna e dal Dott. Cerulli-Irelli, risulta che la proposta di Piano, corredata dallo schema di convenzione, oltre a copiosissima documentazione tecnica, pervenne in Comune e fu approvata dalla Giunta nella stessa giornata. Istruttoria lampo, con Variante al PRG, cotta e mangiata in poche ore! La variante urbanistica più veloce del West.
Inoltre, leggendo la nota redatta dal Dott. Cerulli-Irelli, Lei avrà anche appreso che ancor prima che la Giunta Comunale approvasse il PII di Via Cupa, la Ditta Serafino Cerulli-Irelli el’ARPA S.p.A. formalizzarono “una scrittura (registrata alla Agenzia delle Entrate di Giulianova, nell'ambito di un procedimento di Programma Integrato di Intervento (PII), al quale procedimento partecipava necessariamente anche il Comune. La scrittura fissava, minutamente, i rapporti tra i vari soggetti partecipanti al PII, in particolare tra chi scrive e ARPA SpA, cioè i due soggetti lottizzanti; la scrittura recava anche elaborati tecnici che indicavano le varianti urbanistiche necessarie a individuare, con riferimento al detto terreno, la superficie a destinazione artigianale e/o commerciale, quella per il deposito comunale (da cedere al Comune), quella per il nuovo sito di ARPA SpA, quella per la complessa viabilità e verde pubblico (da cedere al Comune), quella per il campo sportivo per gli allenamenti e relativo parcheggio (da cedere al Comune, assieme ad una somma di più di 400.000 euro per la sua realizzazione). La Giunta Municipale approvò tale scrittura (2008), sempre nell'ambito del procedimento di PII, che allora prese il suo corso”.
Il Messaggero di lunedì 2 settembre riferisce che la Proprietà Cerulli citerà il Comune per danni per violazione di un accordo registrato all’Agenzia delle Entrate. Dobbiamo ritenere che si tratti, evidentemente, della scrittura privata di cui scrivono sia il Dott. Cerulli-Irelli sia l’Arch. Capanna, approvata anche dalla Giunta Comunale.
La delibera di Giunta Le dice che questa scrittura privata è un compromesso di vendita riguardante un’area di 18.000 mq. che l’ARPA si era obbligata ad acquistare con atto del 3 giugno, registrato all’Agenzia delle Entrate il 19 giugno 2008. Valorizzata a 70 €/mq., fanno 1.260.000 euro.
In estrema sintesi: da atti noti a tutti i Consiglieri Comunali risulta che un privato (Cerulli-Irelli) ed un’azienda pubblica (ARPA S.p.a.), a seguito di lunga trattativa privata, firmano un compromesso per la vendita di un terreno dove sarebbe stato localizzato il nuovo deposito dei mezzi ARPA; che la nuova localizzazione avrebbe comportato variante agli strumenti urbanistici vigenti; che la variante al PRG viene approvata, unitamente all’atto tra ARPA e privato, da un organo che per legge non ha competenza in materia, con un’istruttoria che dura poche ore e nell’ultimo giorno di vita utile della consiliatura Ruffini.
Le facciamo notare che, stanti le dimissioni dell’allora Sindaco Ruffini, l’8 agosto 2008, data in cui viene redatta la proposta del PII, non sarebbe stato tecnicamente possibile convocare il Consiglio Comunale entro l’ultimo giorno di vita utile della consiliatura.
Probabilmente quella dell’approvazione di una delibera di Giunta anziché di Consiglio, su cui più di qualcuno avrebbe dovuto eccepire, sarà parsa l’unica via possibile per approvare in extremis il Piano e l’accordo con ARPA e Cerulli-Irelli.
Tragga Lei le conclusioni.
Fin qui la nuda cronaca del passato. Veniamo ora alla pressante attualità del momento ed alle domande che attendono Sue risposte.
In un passo del Suo intervento nel corso del Consiglio Comunale del 13 maggio scorso, Lei afferma che l’affare di Via Cupa vale all’incirca 50 milioni di euro. Meno di quello della ex Sadam, anche se l’area di intervento è doppia (11,7 Ha circa, più di 16 volte il campo da gioco del Rubens Fadini).
Com’è possibile che, su un Piano così impattante ed economicamente di peso, che Lei stesso ritiene "sbagliato", Le siano sfuggiti i “particolari” così minuziosamente descritti in quella delibera di Giunta del 2008, che lo stesso l’Arch. Capanna richiama nella sua Relazione Preliminare dell’aprile 2011 e che trovano riscontro nelle recenti puntualizzazioni del Dott. Serafinio Cerulli-Irelli?
Ne siamo molto stupiti conoscendo il modo meticoloso, serio e scrupoloso con cui è solito cimentarsi con atti che riguardano l’urbanistica.
Soprattutto Lei, così attento ai “Cannocchiali Verdi”, come ha potuto non vedere il Telescopio che Le è stato puntato in fronte dalla delibera n. 346/2008? Idem per il consigliere Andrenacci che sedeva in Consiglio Comunale anche la volta scosa.
Dottore Arboretti, ma Lei quella delibera l’ha letta bene?
Ha compreso o no che l’accordo di cui ha scritto Il Messaggero del 2 settembre scorso ha un saldo punto di ancoraggio nella delibera di Giunta n. 346/2008?
Ha idea di quanto può valere un contenzioso su un giro di affari che Lei stesso ha stimato, tutto compreso, in 50 milioni di euro?
Non sarebbe il caso di andare a riprendere quella delibera che Lei custodirà sicuramente insieme a tutte le altre nel suo sterminato archivio?
Non La insospettisce il fatto che, visto l’ammontare delle somme in gioco, il Dottor Cerulli-Irelli, secondo quanto pubblicato da Il Messaggero, abbia registrato il contratto all’Agenzia delle Entrate? Perché mai avrebbe dovuto farlo se non per dare inizio ad un contenzioso il cui peso ricadrà per intero sui bilanci delle famiglie giuliesi? Siamo di fronte ad un nuovo caso Del Monte?
L’azione fin qui condotta da Il Cittadino Governante è senz’altro meritoria ma l’approvazione di quei 7 emendamenti al Piano di Via Cupa rischia di trasformarsi nella più classica delle vittorie di Pirro.
Di fronte al profilarsi di un contenzioso così dirompente non avverte il dovere di andare a rileggere fino in fondo le “carte” per verificare la loro piena legittimità?
In attesa di suo cortese riscontro, La salutiamo cordialmente.
La Redazione de I Due Punti
p.s. Per Via Cupa vale la regola del “chi tace acconsente”.

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