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L'Anas vuole isolare le aree interne teramane. La disperazione del sindaco Orlando Persia per la chiusura di ponte Paladini...

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Quando si arriva nel 2025 senza avere la capacità di programmare le opere pubbliche, in condivisione con una cabina di regia, significa non avere a cuore il territorio di riferimento e quelle famiglie, quei cittadini che ogni giorno spendono la propria vita per la sopravvivenza di un intero ecosistema sociale. Che cosa è diventata l'Anas?

Leggiamo insieme. 

L’Anas Spa, con una nota inviata stamattina ai Comuni di L’Aquila, Teramo, Crognaleto, Montorio al Vomano, Fano Adriano, Campotosto, Capitignano, Basciano, alla Centrale Operativa Servizio 118 di Teramo e alla TUA, comunica l’avvio di interventi di manutenzione programmata ed adeguamento tecnico-funzionale del Ponte Paladini al km 40+600 della SS 80 del Gran Sasso d’Italia, disponendone, con emanazione di specifica ordinanza a far data dal 03.06.2025, la chiusura al traffico per una durata minima stimata di giorni 60.
Commenta il Sindaco di Crognaleto Orlando Persia: “Arriva stamattina come un fulmine a ciel sereno la nota dell’Anas Spa che dispone la chiusura totale del Ponte di Paladini sulla SS 80, unico crocevia di collegamento con la Provincia de L’Aquila per le Aree Interne del versante teramano.
Stando a quanto riferito, i lavori di che trattasi sembrerebbero urgenti ed improrogabili e non prevederebbero alcuna alternativa se non quella della chiusura totale al traffico, con percorsi alternativi consigliati assolutamente improponibili e inaccettabili.
Il tratto di strada in questione, infatti, rappresenta l’unica possibilità ad una eventuale chiusura del Traforo del Gran Sasso. Si è verificata proprio pochi giorni fa la deviazione del traffico del Traforo sulla SS 80 a causa di un incendio verificatosi in una galleria del tratto della A24, con conseguente disagio dovuto ai cantieri già presenti.
Non si possono progettare nel 2025 lavori di questa portata, senza prevedere soluzioni alternative che non vadano a pregiudicare la stabilità di un territorio, sia in termini economici che demografici. Sono note a tutti le tempistiche dei lavori sulle infrastrutture viarie. Non si tratterebbe di pochi giorni, ma di mesi e mesi di isolamento, disagio e abbandono totale!
La SS 80, Strada Maestra del Parco è una risorsa importante e fondamentale per la sopravvivenza e la vivibilità delle Aree Montane ricomprese tra la Provincia di Teramo e la Provincia de L’Aquila.
Un tempo, unico collegamento abruzzese con la Capitale, essa è oggi comunque e tuttavia indispensabile. Ben vengano opere volte a garantirne la stabilità e a renderla piacevolmente percorribile e sicura, ma non a discapito dei territori interessati!
Alla luce di quanto, oggi risuonano come un paradosso le parole spese in tempi di propaganda elettorale sul rilancio delle Aree Interne. Sì perché la chiusura del Ponte di Paladini rappresenterà la morte dei nostri territori e non di certo la rinascita. Ci saranno disagi immani: per i lavoratori e gli studenti che tutti i giorni percorrono la SS 80 in entrambe le direzioni, per le innumerevoli attività economiche e ristorative presenti, per chi ha necessità di cure e servizi ospedalieri, per i tanti turisti e avventori che soprattutto nel periodo estivo visitano e animano le nostre piccole realtà.
Occorrono misure concrete, sostenibili ed opportunamente programmate atte ad attenuare l’impatto della chiusura del Ponte di Paladini e capaci di garantire soluzioni alternative efficaci e sicure per tutti i territori coinvolti, che vanno tutelati e non danneggiati, e per tutti gli utenti, che esigono e meritano rispetto!
Auspico che si giunga, nel più breve tempo possibile, alla predisposizione di un tavolo tecnico. Attendo fiducioso!”

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Commenti

L Anas almeno in questa provincia è sempre andata per conto suo in totale autonomia. Inutile parlare di programmazione e condivisione ai sordi va detto però che questo territorio non ha subito interventi di manutenzione per decenni e devenni

Prima di chiudere una importante arteria viaria come la SS 80 i signori tecnici dell'ANAS spa dovrebbero trovare la o le soluzioni perché la chiusura non avvenga e i lavori possano essere realizzati. Pagare gente che più che trovare soluzioni crea problemi è semplicemente assurdo. Pensare che siamo i discendenti del popolo che creò un impero con un sistema viario immenso.

Si potrebbe chiudere a senso alternato....la chiusura totale è un problema molto serio

Guida su come condannare un'intera area a morte sicura!

CHIUSURA TOTALE = LA FINE

Fanno prima a dire: Oh abbandonate la Zona che tanto a noi di voi non frega nulla!!

Massima solidarietà nei confronti del Sindaco!!!

Quando l’ANAS dice che occorrono almeno 60 giorni è meglio considerare almeno il doppio, se si è fortunati.
Invitate qualche dirigente a trascorrere un paio di settimane di vacanza in una delle località interessate ai lavori, sarà sufficiente che rimanga senza fiammiferi per capire meglio cosa significa effettuare i lavori in questo modo.

I ponti sono malridotti, poi non lamentiamoci delle tragedie come il Ponte Morandi! Il problema è che in tutta la provincia, soprattutto nelle aree interne, non ci sono state opere pubbliche significative da decenni. I sindaci dovrebbero unirsi per obiettivi di rilievo come se fossero un'unica municipalità e lasciar perdere i rituali già " stravissuti e abbandonati" di altre zone: piatti tipici (carne francese), passeggiate kultrurali di gente che non sa dove vivere il tempo libero a zero spese, e retoriche che stiamo a venti minuti dal mare. Ora siamo a venti minuti dalla Preistoria.

Chi è l' artefice di questa mattitá! Non é necessaria la chiusura totale, basta incaricare l' esercito e, in breve tempo, si può realizzare un baypass temporaneo. Altra soluzione pala e zappa a sti carpafave, e poi vedi come trovano una soluzione! Vergognatevi! Massa di incapaci!

Si può creare un attraversamento del torrente Vomano con dei tubi di cemento sistemando il passaggio già esistente. Almeno creare un passaggio per gli abitanti del posto per avere una maggiore mobilità.
Una soluzione simile è stata realizzata ad Antrodoco per ristrutturare un ponte della Salaria, non è stata mica chiusa al traffico.....