Nella pagina di cronaca locale dedicata alla Provincia di Teramo de Il Messaggero di lunedì 2 settembre, il corrispondente locale rivela una circostanza che, se rispondente al vero, sarebbe causa di gravi conseguenze per il Comune di Giulianova ed anche per chi avesse avuto l’ardire di firmare certi atti.
Leggendo il breve articolo si apprende infatti che, a proposito dell’ipotesi di accordo Cerulli Irelli-Comune relativo alla pianificazione riguardante una vasta area prossima a Via Cupa, in più punti emendato dal Consiglio Comunale in senso più favorevole all’Amministrazione, (leggi intera vicenda su: http://www.iduepunti.it/cronaca/3_giugno_2013/giulianova-il-piano-integrato-di-cupa-i-mal-di-pancia-del-pd-e-le-larghe-intes) la proprietà dei terreni avrebbe intenzione di “denunciare” il Comune in quanto esisterebbe già un accordo sottoscritto tra le parti e registrato all’Agenzia delle Entrate.
Fin qui la notizia che ci ha colpito non poco. Si tratterà forse di un “compromesso” e non di un accordo? Ma anche se fosse la sostanza non cambierebbe affatto.
Senza una preventiva ed obbligatoria approvazione del testo di un qualsiasi accordo, atto, patto o contratto che dir si voglia -parola per parola, punto per punto, virgola per virgola- da parte del Consiglio Comunale, nei Comuni nessuno può arrogarsi il diritto di firmare niente con nessuno, neppure uno scarabocchio scritto a matita indelebile.
Ripetiamo ancora una volta: se quanto riportato da Il Messaggero dovesse risultare vero, saremmo di fronte ad un fatto gravissimo, censurabile e sanzionabile sotto molteplici profili.
Attendiamo urgente chiarimento da parte dell’Amministrazione e, in particolare, del Sindaco Mastromauro.
La Redazione de I Due Punti

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