Una conferenza stampa sincera e diretta del sindaco Brucchi.
Un confronto che ci sarà in aula, nella sala consiliare, con la politica e il comitato delle mamme.
Un sindaco lasciato solo con le promesse del Governatore D'Alfonso e con pochi consiglieri comuali.
Molti si sono trasferiti a Giulianova o comunque al mare.
La paura e il senso della responsabilità.
Ossimori.
Attivi sul territorio il buon Covelli, Campana e il vice sindaco Mirella Marchese oltre all'Ass. Fracassa.
Gianguido D'Alberto, capogruppo del partito democratico, è in continuo contatto con il Coc per segnalare le nuove emergenze.
Teramo ha mille sfollati, in aumento costante.
La provincia circa tre mila e cento.
Non è una questione di appartanenza politica ma di emergenza sociale.
Il Primo Cittadino di Teramo sta dimostrando uno spessore umano e politico che avrebbe potuto far emergere in questi anni di sudditanza ai vari Gatti, Di Dalmazio, Chiodi e Tancredi.
La storia sarebbe stata diversa.
Oggi si illustreranno i controlli della Dicomac, la Direzione Comando della Protezione Civile, che continueranno per tutta la prossima settimana fino al giorno dell'apertura, fissato per il 10 Novembre.
Data che potrebbe nuovamente slittare fino a Lunedì 14.
Un discorso non solo sulle responsabilità passate ma sulla realtà del presente.
Le scuole teramane non sono sicure.
Sono semplicemente utilizzabili o agibili, un pò più di usabili.
Magra consolazione.
Giochiamo con il tecnico burocratese della super cazzola.
Non parlo solo dei 32 edifici scolastici comunali, ma anche e soprattutto di quelle provinciali.
Un giorno il presidente Di Sabatino o meglio il Commissario Liquidatore della provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino, ci spiegherà come si potrà andare a scuola al Pascal, al Forti, dove risultano in totale quasi 30 aule non agibili o al Convitto, nel famoso e storico palazzo di piazza Dante, sede del glorosio liceo classico, sgomberato per tutto il dormitorio.
Quando si chiederanno i moduli operativi scolastici?
Quando si penserà al futuro Polo Scolastico?
Un giorno ci spiegherà come sarà possibile autorizzare un simile pericolo.
Un giorno, un politico, a Teramo, si alzerà dalla sedia, dalla poltrona, chiederà scusa per le cose che non ha fatto e si dimetterà.
Un giorno ma non oggi.
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