Sinceramente non amiamo questi articoli. Ci annoiano perchè si regala troppo peso specifico alla aria pesante. Quell'aria pesante che si tramuta in ultimatum al sindaco più indeciso tra i traccheggiatori, attori del temporeggiamento. Non fare mai quello che non puoi fare oggi e che non devi fare assolutamente domani. Ma il centro sinistra ha detto, ora basta. Una vera e propria alzata di scudi. Che paura.
Due nuovi assessori e un netto rimescolamento di deleghe. Cavallari, si Cavallari senza il Menna pensiero che a Teramo non si conosce e Mariani, si c'è anche il redivivo Mariani, eletto a nostra memoria in provincia di Teramo hanno dettato i loro tempi. Entro venti giorni Cavallari che senza Menna diventa ottimista ed entro Gennaio, per il buon Mariani che conosce il suo tergiversatore tra una esitazione con un pizzico di titubanza e una goccia di tentennamento. Se fossimo in un Paese normale dopo il consiglio comunale di ieri, Filipponi che ha declamato di un accordo inesistente sui parcheggi; che ama la pista ciclopedonale e tanti altri disastri come il Pums, per esempio, sarebbe stato invitato in un altro stallo. Non sarà così. Filipponi è troppo importante per la campagna elettorale del Sindaco nel Febbraio 2027. Filipponi sa nutrire di eventi e di finanziamenti le associazioni sul territorio. Non vi faremo i nomi dei due, forse tre assessori che lasceranno la casa del G D'A. In pole position per entrare il buon Simone Mistichelli, ex assessore al primo D'Alberto come Andrea Core; usciranno due donne e intanto si scalda anche il buon Rapagnani che vede di buon occhio una sua poltrona assessorile. Il terzo o la terza? Fatevi due conti cencelliani.
Di Marcantonio è troppo distratto.
Non vi faremo altri nomi perchè tutti si sentono pronti per non fare quello che non hanno fatto in tanti ma non tutti, per fortuna. Il virus di D'Angelo.
Nel frattempo Teramo ha il problema della sicurezza mentre ogni tre minuti esce un comunicato sulla indiscriminata accoglienza; della sanità con le liste di attesa; della Ricostruzione; di via Longo con la vera edilizia; dell'ospitalità turistica; della Cultura con gli scavi senza avi; dell'ambiente, dei cantieri, dei tanti piani dimenticati e altri strati della buona politica.
Gennaio 2026 per la nuova Giunta. Un altro imbarazzo e intanto il nostro pensiero corre ai 6 milioni di euro spesi per lo stadio; alla convenzione regalata alla Teramo Calcio che ci costerà altri milioni per il nuovo manto non erboso e tanto altro, fino a un prossimo probabile enorme mutuo ma questa è un'altra storia.
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