Che cosa si può dire a un Neurochirurgo che ti ha salvato la vita?
Grazie?
Si rimane in silenzio e gli si augura una lunga storia da scrivere.
Quel pomeriggio Danilo Lucantoni e Corrado Lucantoni mi avrebbero salvato la vita. Il 22 Ottobre sarò fuori da questo incubo e scriveremo.
A loro...
Vivi
(Charlie Chaplin)
Ho perdonato errori quasi imperdonabili.
Ho cercato di sostituire persone insostituibili
e di dimenticare persone indimenticabili.
Ho agito d’impulso.
Sono rimasto deluso da alcune persone,
ma anche io ne ho deluse alcune.
Ho abbracciato per proteggere.
Ho riso quando non si poteva farlo.
Mi sono fatto amici per l’eternità.
Ho amato e sono stato amato, ma sono anche stato respinto.
Sono stato amato e non ho saputo ricambiare.
Ho gridato e saltato per la gioia.
Ho vissuto d’amore e fatto giuramenti eterni,
ma ne ho anche rotti molti.
Ho pianto ascoltando musica e guardando fotografie.
Ho chiamato solo per ascoltare una voce.
Mi sono innamorato per un sorriso.
Ho pensato di poter morire di nostalgia e…
Ho avuto paura di perdere qualcuno di speciale
ed ho finito per perderlo.
Però sono sopravvissuto!
Sono ancora vivo!
Non mi stanco della vita!
E nemmeno tu devi stancartene… Vivi!
Combattere con determinazione è un bene,
abbracciare la vita e vivere con passione.
Perdere con classe e vincere con audacia,
perché il mondo appartiene a chi osa
e la vita è troppo bella per essere insignificante.
Dal 1° ottobre andrà in pensione Danilo Lucantoni, direttore della Uoc di Neurochirurgia
dell’ospedale di Teramo. Lucantoni, che è alla guida del reparto del Mazzini dal 2002, ha svolto
buona parte della propria carriera all’interno dell’azienda sanitaria teramana, da cui fu assunto nel
1980. Allora il reparto di Neurochirurgia era diretto da Giorno Carbonin, che lo fondò negli Anni
Settanta. Dopo Carbonin, Lucantoni è stato al fianco di Renato Galzio, che ha diretto il reparto del
Mazzini per lungo tempo.
A Lucantoni, che è stato anche per una decina d’anni direttore del Dipartimento di Neuroscienze
della Asl di Teramo, va la gratitudine dell’azienda sanitaria.
“Grazie anche al suo lavoro e a quello fatto da tutta l’unità operativa, nella rete ospedaliera
regionale la Neurochirurgia è rimasta Uoc, e così rimarrà per sempre; di questo ringrazio la
Regione e l’assessore Verì che ha sempre sostenuto le nostre istanze. La Uoc avrà una vocazione
specifica sulle problematiche della colonna vertebrale ma si occuperà di tutte le patologie
neurochirurgiche, da quelle neoplastiche alle vascolari. La presenza del dottor Lucantoni ha
consentito la prosecuzione della scuola di neurochirurgia teramana, iniziata con Carbonin e
proseguita con Galzio. Una tradizione che continuerà anche in futuro”, commenta il direttore
generale Maurizio Di Giosia.
Lucantoni ha eseguito nel corso della sua carriera, come primo operatore, oltre duemila interventi
in tutti i campi della neurochirurgia, cranica e vertebro midollare, in elezione e in urgenza.
Contemporaneamente ha garantito la crescita professionale di tutta l’equipe che si è alternata in
questi anni, assicurando nel contempo sicurezza sul territorio per la sua specialità. Tutto questo
con una vocazione particolare alla multidisciplinarietà, instaurando una collaborazione con tutti i
reparti per assicurare l’ottimizzazione delle cure ai pazienti. “Grazie Danilo!”, conclude il direttore
generale Di Giosia.
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Commenti
Quante storie
Un grande chirurgo. Un signore d'altri tempi.
A me non ha salvato la vita me l'ha restituita.
Lunga e buona vita.
Per me un grande!!!!
Nel 2006 mi ha restituito la vita (avevo 41 anni) con un intervento per un'ernia cervicale, che comprimendo il midollo spinale, mi stava paralizzando il lato sinistro. Mi ha messo tra le vertebre C5-C6 una protesi mobile che ad oggi non mi ha dato alcun problema e mi ha consentito di dimenticare cosa sia il dolore cervicale!!!! Buona vita futura Dr. Lucantoni Danilo!!!!
Ciao Giancarlo,il dottore ha salvato la vita a mia nipote,all' epoca aveva due anni.Cadendo dal lettino,aveva sbattuto la testa andando in coma.Adesso ha 23 anni,questo episodio e' solo un brutto ricordo.
Grande esempio di professionalità ed umanità. Lo dico per esperienza diretta