Letta la comunicazione dell’ennesima chiusura di una struttura residenziale per anziani, mi viene spontaneo dare un mio piccolo contributo alla riflessione. Per venti anni ho lavorato come coordinatore psicologo preso una decina di strutture residenziali per anziani e ne ho vista la trasformazione giuridica da case a conduzione familiare a vere e proprie strutture socio-sanitarie dove venivano inserite nuove figure professionali tra cui gli Operatori Socio Sanitari.
Operatori formati a volte molto bene a volte all’acqua di rosa ( per non dire altro). La nuova strutturazione delle residenze per anziani ha apportato una vera e propria rivoluzione di assistenza che purtroppo però a volte è rimasta solo sulla carta.
Carte che declinano ogni forma di regola da seguire ma che diventano carta straccia quando le strutture diventano un vero e proprio contenitore di rischi sanitari, sociali e soprattutto umani ma solo aziende con cui guadagnare. Se non c’è competenza non c’è acquisizione di senso di responsabilità, non c’è attenzione, non c’è diligenza, non c’è rispetto.
Oggi come formatore degli Operatori Socio Sanitari posso dire a gran voce che occorre focalizzare la formazione soprattutto sulla capacità dei discenti di acquisire consapevolezza del ruolo.
Occorre una supervisione costante di chi gestisce le strutture per anziani che non possono limitarsi ad essere buoni imprenditori o capaci aziendalisti.
Occorre una formazione continua per chi ha il dovere di supervisionare gli operatori, di chi è preposto alla sicurezza e alla salvaguardia del benessere delle persone fragili che vivono nelle residenze.
Occorre che ogni residenza faccia riunioni costanti con i familiari e che almeno un rappresentante dei familiari possa accedere in Struttura in qualsiasi momento e non solo nelle ore di accesso stabilite dalla struttura.
Occorre che gli organi di controllo siano presenti in modo costante e non saltuariamente.
Occorre che ciascuno di noi possa fare la propria parte affinché queste situazioni non siano più protagoniste della nostra società.Maura Ianni

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Purtroppo non ci sono ballerini ma vecchietti messi malissimo......