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Casa di Riposo Santa Rita, Azione: “Dipendenti senza stipendio da novembre”

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Da novembre i lavoratori della Casa di Riposo Santa Rita di Atri non percepiscono lo stipendio. Un problema che non riguarda l’Asp 2 di Teramo, che ha continuato regolarmente a versare i pagamenti dovuti alla cooperativa che gestisce il servizio, ma che nasce invece dalla gestione stessa della cooperativa Scat, che non sta garantendo ai dipendenti quanto loro spetta.

Lo scorso 7 dicembre, Azione aveva già acceso i riflettori sulla difficile situazione della Casa di Riposo, denunciando le difficoltà finanziarie dell’Asp 2 di Teramo e i ritardi nei trasferimenti promessi dalla Regione Abruzzo, che stavano mettendo a rischio la sostenibilità dei servizi. Nel frattempo, però, la cooperativa in questione continua ad accumulare ritardi nel pagamento degli stipendi ai lavoratori.

“Da mesi senza stipendio, eppure ogni giorno continuano a prendersi cura degli anziani della Casa di Riposo Santa Rita. È inaccettabile che chi si dedica ai più fragili debba vivere nell’incertezza e nell’indifferenza delle istituzioni. Dalle informazioni in nostro possesso, l’Asp 2 avvierà nei prossimi giorni la procedura per un nuovo bando per affidare il servizio a una nuova cooperativa, mentre la Regione Abruzzo dovrebbe a breve completare la liquidazione dei fondi mancanti all’Asp 2, anche grazie all’interessamento di Enio Pavone, Capogruppo di Azione in Consiglio Regionale. Ci auguriamo che questa sia finalmente la svolta per garantire un servizio di qualità e il rispetto che meritano sia gli ospiti della Casa di Riposo che i lavoratori. Azione continuerà a essere al loro fianco e a vigilare affinché la situazione venga risolta senza ulteriori ritardi. Questi lavoratori meritano attenzione e un intervento immediato.” – denunciano Giammarco Marcone e Sebastiano Lolli, consiglieri comunali di Azione ad Atri, e Alessandro Graziosi, commissario comunale del partito.

“Il problema, per cui prontamente i nostri dirigenti di Atri si sono mossi, non è di certo dell’Asp 2, che ha sempre fatto la sua parte, ma di un sistema di affidamento che penalizza i lavoratori. Per rimanere competitive nelle gare d’appalto, molte cooperative propongono offerte economicamente insostenibili e alla fine chi ne paga il prezzo sono proprio i dipendenti, che si ritrovano senza stipendio per mesi. È un sistema che va cambiato, perché non si può speculare sul lavoro di chi assiste i più deboli.” – spiega Enio Pavone, capogruppo di Azione in Consiglio regionale, che prosegue: “Questa situazione deve essere affrontata con urgenza. Sono felice che nei prossimi giorni i 200 mila euro mancanti verranno finalmente liquidati all’Asp2 da parte della Regione Abruzzo. Ma serve anche una riflessione più ampia: non possiamo permettere che chi lavora con serietà e professionalità debba vivere con l’ansia di arrivare a fine mese. Sarebbe bene rivedere, a livello nazionale, le regole degli affidamenti per evitare che si creino lotte al ribasso e, di conseguenza, situazioni di questo tipo.”

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L'Analisi fatta da alcuni esponenti locali , di Atri, calza a pennello sulla questione dei metodi di appalto, delle gare digestione di questi servizi, e sui rischi che si corrono poi, con gare a ribasso, per ottenere l'appalto nella gestione, per poi, riscontrare difficoltà di gestione e finanziarie. E poi, non ci sono le relative soddisfazioni per i lavoratori interessati, ovvero anche per gli assistiti ospiti della gloriosa Casa di Riposo S. Rita di Atri, ai quali, i medesimi non hanno mai fatto sentire le conseguenze del loro giusto e dovuto soddisfacimento salariale. Va da se che il Consorzio La Clessidra (Società Consortile Cooperativa Sociale, con sede legale in in Gallinaro (FR), che la gestisce in "gestione" ha le sue difficoltà, direi finanziarie. Ma a quale ISTITUZIONE imputare il mancato pagamento degli stipendi? All'ASP n°2, che non paga? Oppure alla Regione Abruzzo che non eroga i dovuti contributi alle ASP, ed alla ASP n°2 di Teramo, di cui fa parte la Casa di Riposo S. Rita di Atri? Io credo, Signor Sindaco di Atri, seguendo una MIA precedente segnalazione fatta in merito e di merito a Novembre 2024, a cui Lei non ha mai risposto, debba assumersi le sue responsabilità politiche, ed anche amministrative, stante che è nel suo paese, nella sua città che questo importante ex IPAABB è situato, alberga, storicamente da decenni, direi dagli anni venti. Quindi, non può esimersi da corresponsabilità, anche se in Consiglio Comunale di Atri, nessuno ne ha parlato mai di questo problema, ma ESISTE, e nessuno può sentirsi escluso dal denunciarlo, o disinteressarsene, amministrativamente e politicamente. Vero Signor Sindaco, vero forze politiche atriane? Anche perchè, all'interno del cda dell'ASP n°2, con sede in Atri, ci sono rappresentanti, o ci dovrebbero essere rappresentanti di Atri, di nomina provinciale o locale. Quindi, disinteressarsene, o meglio, non dare adeguata importanza al problema, mette a rischio la quotidianità dell'Assistenza, stante che i lavoratori interessati, non possono essere NON pagati ed essere obbligati a lavorare. A questo punto, dico, e chiedo, al Signor Sindaco di Atri, Prof. Piergiorgio Ferretti, che ha fatto per redimere questo contenzioso? Che ha determinato con azioni e provvedimenti, per redimere le responsabilità dell'ASP n°2 e soprattutto degli amici loro della Regione Abruzzo a guida centro destra di Marsilio e la sua Giunta? Sarebbe opportuno sapere, dato che nessuno ne parla, nemmeno in Consiglio Comunale è uscito mai, da Novembre ad oggi, con una presa di posizione opportuna e dovuta nei Partiti, della Giunta, del Sindaco, per affrontare e risolvere questo problema? Sembra che per l'Istituzione Comune di Atri, esso NON esiste, invece esiste eccome???? Spero che si risolva al più presto questa vertenza, ed ai lavoratori interessati va tutta la mia solidarietà. -Mario Marchese-Circolo della Sinistra Indipendente E. Berliguer-Atri

Ma come è possibile 😥😥😰😤😤😤😤😤😡