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All'asl di Teramo ci sono più dirigenti amministrativi che primari...

di Anonimo
2 minuti

Quando qualcuno, facendo finta di non sapere, afferma che con il declassamento da UOC a UOS nulla cambia nei reparti ospedalieri, vuole semplicemente nascondere la realtà delle cose. L’Unità Operativa Complessa con il suo “Primario” ha una propria autonomia organizzativa e di spesa, mentre le Unità Operative Semplici sono articolazioni gerarchicamente inferiori ed hanno una responsabilità limitata di gestione delle risorse umane, delle risorse strutturali, finanziarie e tecniche.

Ebbene, nella ASL di Teramo sono più le UOC nel Settore Amministrativo e Direzionale che quelle sanitarie nei tre Ospedali periferici di Atri, Giulianova e S.Omero.

In pratica, ci sono più Dirigenti negli uffici che Primari nei reparti dei tre presidi di base.

C’è una logica in tutto ciò? Se si, quale sarebbe? 

Si potrebbero razionalizzare le UOC amministrative a favore di quelle sanitarie?

Nella Asl di Teramo le UOC extra-sanitarie sono più di un quinto rispetto a quelle sanitarie. E allora  perché si razionalizza e si risparmia solo nella componente sanitaria? 

Andando a spulciare l’organigramma della nostra Asl (consultabile al link https://aslteramo.portaletrasparenza.net/it/trasparenza/organizzazione/articolazione-degli-uffici/organigramma.html o semplicemente digitando su Google "organigramma asl di teramo") ci si potrebbe chiedere, ad esempio: sono proprio indispensabili ben 4 UOC per il Coordinamento Staff di Direzione? Sono proprio necessarie le 2 UOC di “Amministrazione del personale” e “Pianificazione dinamiche e sviluppo del personale” che fondamentalmente insistono entrambe sullo stesso settore?

La qualità dell’assistenza ospedaliera non può prescindere da una gestione quanto più autonoma delle Unità Operative, e dalle capacità professionali degli operatori sanitari che le dirigono, potenzialmente maggiori se gli stessi derivano da gare di selezione più allargate, come avviene per le UOC. 

Insomma, UOS e UOSD da una parte, UOC dall’altra non sono la stessa cosa, come qualcuno vorrebbe farci credere. 

Per tornare al pratico ed ai nostri presidi ospedalieri, con una distribuzione diversa tra le unità operative complesse extra-sanitarie e sanitarie, forse non sarebbe stato necessario tagliare le UOC di Chirurgia e Ortopedia a Giulianova e, ultimamente, quelle di Chirurgia ed Ostetricia-Ginecologia a S.Omero; per non parlare della Rianimazione cardio-chirurgica e di Malattie Infettive del Mazzini di Teramo, già tagliate da tempo.

Di seguito il link dove è possibile consultare l'organigramma della Asl di Teramo:

https://aslteramo.portaletrasparenza.net/it/trasparenza/organizzazione/articolazione-degli-uffici/organigramma.html

Elvezio Zunica - Presidente Provinciale Italia Viva

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Commenti

Poltrone, poltrone, incarichi, incarichi, soldi, soldi, voti, voti!
I malati?
Ma che andassero a cag...re!

La sanità pubblica è un optional....serve come parcheggio pet i trombati della politica. Per chi può è sì vuole curare c'è la sanità privata.

e come farebbe la politica a sistemare gli amici altrimenti?

"La riduzione delle UOC nei reparti sanitari a favore di una struttura amministrativa sempre più complessa è una scelta che penalizza la qualità dell’assistenza ospedaliera. Meno autonomia nei reparti significa meno capacità di risposta ai bisogni dei pazienti e maggiore burocrazia. Se la razionalizzazione fosse stata equamente distribuita, forse non avremmo assistito ai tagli di Chirurgia e Ortopedia a Giulianova o di Ostetricia a S. Omero. Perché si risparmia sempre sulla sanità operativa e mai sulla macchina burocratica?"