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A Canzano non sanno firmare...

di Giancarlo Falconi
3 minuti

San Francesco firmava con un simbolo  simile al Tau.
L'ultima lettera dell'alfabeto ebraico che significava il compimento del volere di Dio.
Una simil croce, diventata il simbolo Francescano.
A Canzano?
Non autenticano le firme  per un volere superiore.
Una parabola nuova che potrebbe di proseliti divenire il verbo dei colletti bianchi.
Poi vennero i Comuni e le figure dei segretari comunali.
Austeri, sapienti, distanti come i notai dei quiz televisivi.
Ma non sono tutti uguali.
Alcuni sono speciali come queste storie.

Leggete.

"Carissimo non ricordo se ti ho accennato a questa assurdità burocratica.
Dovevamo autenticare delle firme (mia famiglia di origine) a margine di una Procura Speciale Autenticata per una vicenda che conosci.
Ma non è interessante il contenuto dell'atto. Chiedevamo solo di autenticare le firme.
Storia.
Mio fratello telefona il 09 maggio 2016 al comune di Canzano e prende appuntamento (spostiamo mia madre anziana, mia sorella ed io) concesso per l'11 maggio al fine di effettuare l'autentica.

11 maggio 2016. Inizio telenovela. Un impiegato POCO SOCIEVOLE ci introduce nell'uffico del segretario comunale (successivamente a dar man forte al segretario comunale si esprime alla grande "ci sono centinaia di comuni in Italia potete sceglierne quanti ne volete!"). Conosciamo la segretaria comunale  e al netto di considerazioni e battute non da dipendente pubblico (" ma perchè non andate dal notaio? Con soli 50 € risolvete tutto". Manteniamo la calma) inizia ad agitarsi e a spulciare sentenze di Cassazione che con quanto da noi richiesto (autentica di semplici firme su una procura speciale) non c'entrava nulla.

Sosteneva che, essendo lei avvocato, per lei fanno fede le sentenze di Cassazione. Due minuti soli di ricerca su internet, le cito la normativa alla quale far riferimento (art.39 Dlgs n.271 del 28.07.1989), ma niente, l'atmosfera inizia a riscaldarsi.
Di fatto si rifiuta di autenticare le firme anche dopo l'intervento del sindaco che naturalmente la assecondava non sapendo di cosa si parlasse.
Addirittura lui stesso pare potesse autenticare (ma questo va approfondito)!
Chiedo ed ottengo una dichiarazione scritta della mancata autentica (anche se come leggi sull'atto non menziona mai l'autentica delle firme... ma dell'atto..) Andiamo via delusi.
Obiettivo andare in un altro comune e farci autenticare.
Contatto il comune di Teramo il 16 maggio e prendo appuntamento per il 17 maggio. Problema risolto. L'autentica viene fatta da una solerte funzionaria. Mio fratello adirato più che mai da questa storia torna con i due documenti identici (uno con il rifiuto di autentica, l'altro autenticato) al comune di Canzano e al sindaco gli fa notare questa assurdità. "Vabbè ma adesso hai risolto, non fare casino, lascia perdere" -questa la risposta".

La settimana prossima una maestra si recherà al comune di Canzano.
A come ape.
B come barca.
C come Cono....a fine anno impareranno a firmare.
Promesso.     

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La Cassazione civile, sezione terza, con sentenza n.19966, pronunziata in data 30/08/2013 (e ve ne sono altre conformi), a seguito di ricorso presentato dal Comune avverso la decisione della Corte di merito che aveva dichiarato inammissibile il suo appello, ha dichiarato nulla la procura speciale alle liti conferita mediante scrittura privata con firma autenticata dall’ufficiale dell’anagrafe del Comune. Nel caso di specie, il Sindaco del Comune aveva conferito procura speciale al difensore con scrittura privata autenticata dall’ufficiale dell’anagrafe del Comune. Ebbene, la Suprema Corte, chiamata a stabilire se l’ufficiale dell’anagrafe potesse essere considerato quale pubblico ufficiale in grado di autenticare la scrittura privata con la quale viene conferita la procura speciale alle liti, ha escluso che il potere di autenticazione della scrittura privata autenticata da parte del segretario comunale potesse trovare fondamento nell’art.20 della legge n.15/1968 (concernente solo l’autenticazione di istanze da produrre ad organi amministrativi), o nell’art.89 del r.d. n.383/1934 (concernente la possibilità per i segretari comunali di rogare, nell’esclusivo interesse dell’Amministrazione, gli atti e i contratti riguardanti alienazioni, locazioni, acquisti, somministrazioni o appalti). In particolare, gli ermellini hanno statuito che, ai fini della idoneità della procura rilasciata con separata scrittura privata, avente natura negoziale, è necessario che la stessa sia autenticata dal notaio al quale spetta, ex art.2703 cc, certificare l’autografia di tali sottoscrizioni, previo accertamento della identità personale delle parti, non limitato al controllo dei documenti identificativi. Credo che questo sia sufficiente...per chi avrà voglia e tempo di leggere.
@ Antonella. Se vuole alimentare la polemica, eccomi. Iniziamo. Mi risultava un'altro nome..... Sono il cittadino in questione. Questa mancata autentica ci stava per creare non pochi problemi. Forse non Le è chiaro di cosa parliamo: La richiesta era semplicemente di AUTENTICARE LE FIRME IN UNA PROCURA SPECIALE (Procura Speciale Autenticata) Siamo in Italia? http://www.comune.faenza.ra.it/Guida-ai-servizi/Servizio-Anagrafe/Auten… Ancora: Dlgs n.271 del 28/07/1989 CAPO V Disposizioni relative agli atti Art. 39 Autenticazione della sottoscrizione di atti 1. Fermo quanto previsto da speciali disposizioni, l’autenticazione della sottoscrizione di atti per i quali il Codice prevede tale formalità può essere effettuata, oltre che dal funzionario di cancelleria dal notaio, dal difensore, dal sindaco, da un funzionario delegato dal sindaco, dal segretario comunale, dal giudice conciliatore, dal presidente del Consiglio dell’Ordine forense o da un consigliere da lui delegato. Collaboro: PER IL COMUNE DI CANZANO OFFRO GRATUITAMENTE LA BOZZA DI DELIBERA: SERVIZIO AL CITTADINO Oggetto: Incarico alla sottoscrizione di firme ai sensi del D.P.R. 445/2000 e di normative “speciali”. IL SINDACO Vista la disciplina in materia di autenticazione di sottoscrizioni, contenuta nel “Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa”, approvato con DPR 445 del 28 dicembre 2000 e successivamente modificato ed integrato, che limita il campo di applicazione all’attività amministrativa; Visto l’art. 31, comma 3 lettera e), della Legge 4 maggio 1983, n. 184, come sostituito dall’art. 3 della Legge 31dicembre 1998, n. 476, secondo cui “anche l’impiegato comunale delegato all’autentica” può autenticare le firme degli aspiranti adottanti, apposte sull’atto di consenso richiesto dall’autorità straniera nel caso di adozione internazionale di minore; Visto l’art. 39 del Decreto Legislativo 28 luglio 1989 n. 271 contenente norme di attuazione del codice di procedura penale, che attribuisce al sindaco o suo delegato la competenza ad autenticare le sottoscrizioni di nomina del difensore, del mandato o procura speciale o di qualsiasi atto per il quale il nuovo codice di procedura penale prevede tale formalità; Vista la Legge 21 marzo 1990 n. 53 e successive modifiche ed integrazioni, contenente misure urgenti atte a garantire maggiore efficienza al procedimento elettorale ed in particolare l’art. 14, comma 1, in cui si dispone che le autenticazioni delle sottoscrizioni sugli atti relativi al procedimento elettorale sono di competenza, tra gli altri, del Sindaco o di funzionari dallo stesso appositamente incaricati, seguendo le modalità prescritte dalle norme sulla documentazione amministrativa; Visto l’art. 79 del D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 che disciplina la sottoscrizione apposta in calce alla manifestazione di volontà alla cremazione, effettuata dai congiunti del defunto in mancanza di disposizione testamentaria; Visto il D.P.R. 8 luglio 2005, n. 169 in materia di elezione degli organi degli ordini professionali, che disciplina l’espressione del voto per corrispondenza, con l’autenticazione della firma sulla busta da parte, tra gli altri, di funzionari incaricati dal sindaco; Visto l’art. 7 del D.L. n. 223/2006, convertito in Legge 248/2006, che attribuisce la competenza agli “uffici comunali”,e in particolare ai funzionari incaricati dal Sindaco, per l’autenticazione delle firme sugli atti e dichiarazioni aventi ad oggetto l’alienazione dei beni mobili registrati e rimorchi o la costituzione di diritti di garanzia sui medesimi; Vista la necessità di erogare un servizio di autenticazione delle sottoscrizioni che riesca a soddisfare le esigenze del cittadino in modo puntuale ed efficace, attraverso i due uffici maggiormente a contatto con il pubblico, l’Ufficio Demografico e l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, facenti parte del Servizio al Cittadino; DECRETA 1. di incaricare i seguenti dipendenti in servizio presso l’Ufficio Demografico ad autenticare le sottoscrizioni, poste ai sensi delle normative succitate, con le modalità di cui all’art. 21 del DPR 445/2000:   2. di incaricare, altresì, con le stesse modalità e limitatamente alle sottoscrizioni inerenti la disciplina in materia elettorale, ai sensi della Legge 21 marzo 1990 e successive modifiche ed integrazioni, anche i seguenti dipendenti dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico:  DISPONE 3. La pubblicazione del presente decreto sul sito istituzionale del Comune nella sezione “Amministrazione Trasparente”, ai sensi del D. Lgs. 33/2013; 4. La trasmissione del presente decreto ai dipendenti incaricati come indicati ai punti 1 e 2 e, per opportuna conoscenza, alle Posizioni Organizzative dell’Ente. Canzano, IL SINDACO (P.s. Al Gentile Sindaco, se legge, ci prendiamo un caffè in occasione della bella manifestazione che organizzate a Canzano, Il Palio degli Asini. Quando ho assistito mi ha fatto morire dal ridere. Ridiamoci su anche questa volta) Cordialità
Gentile Signor Pino, non era e non è assolutamente mia intenzione polemizzare e credo che dalla mia risposta così educata e gentile questo sia ben evidente. Semplicemente condivido la scelta fatta da quel segretario comunale.....il quale a mio avviso a differenza forse di altri, ha applicato la normativa nonché, nel punto in cui questa era carente, ha applicato la giurisprudenza che, come forse Lei saprà - considerata la Sua dimestichezza con il diritto - sopperisce ad una norma poco chiara o talvolta inesistente. Dal mio canto posso dire di essermi semplicemente limitata a "commentare" un'arringa fin troppo colpevolista....commento comunque scarno, data la pochezza degli elementi a sostegno di questa o di quell'altra tesi. Cordialità Antonella Galizia
Gentile avv. Galizia, capisco e comprendo che tra colleghe (non so se anche amiche) ci si aiuta e difende (a Teramo nel Suo ambiente lavorativo, per esperienza personale, raggiunge limiti non piú tollerabili, ma non è assolutamente questo il caso). Non ha risposto al mio commento. La pochezza degli elementi che Lei indica come motivo per non poter sostenere questa o quella tesi sono: AUTENTICA DI FIRME IN UNA PROCURA SPECIALE. Mi sottolineano che il mio commento sia stato altrettanto chiaro e puntuale. Non ho assolutamente dimestichezza con il diritto. Capacità di ricerca e studio forse si. Ritengo questo sia mancato al funzionario pubblico che ci ha infastidito per l'atteggiamento nei nostri confronti ma nonostante ciò ho personalmente offerto collaborazione alla soluzione, evidentemente non apprezzata. In altre due precedenti identiche situazioni, in altri Comuni non abbiamo avuto problemi. A Canzano si. Penso di aver fatto il mio dovere civico nel segnalare un problema che potrebbe riguardare altri cittadini. La ringrazio per l'attenzione. Cordialità.
Sindaco intervenga!! La nostra bella Canzano sta facendo una figura di m...... Il commento del Sig Pino e' molto chiaro ,anzi gli ha facilitato il Suo lavoro ,per la prossima volta basta che fa un copia incolla del suo collega del Comune di Faenza. Mi permetto di darle un consiglio ,a chiusura di questa vicenda ,inviti il sig Pino a Canzano e gli faccia assaggiare i nostri piatti prelibati,tacchino,storione,ecc.. oltre l buon vino. Di queste ultime che dobbiamo vantarci e far parlare la stampa intera. Un saluto da un tuo concittadino!
La cosa più grave di tutta questa vicenda è la risposta laconica: "Vabbè ma adesso hai risolto, non fare casino, lascia perdere". Simbolo dell'arretratezza culturale e civica in cui versa la nostra provincia, nonché frase dal sapore di velata minaccia o che sottende ripercussioni se si prova a rompere il muro di omertà che è presente e diffusissimo nei locali apparati pubblici.
Hai risolto non fare casino..... come se un diritto dovrebbe essere sottaciuto. Benvengano persone che hanno la volontà di lottare contro uno status quo che non ci tutela anzi ci rendono le cose più difficili. Specchio di un italia che non và ma sopravvive, rimanda, delega, sempre ad altri . Perchè il Sindaco dovrebbe adoperarsi: 1) i dipendenti non si permettano di ironizzare 2) di ammettere se errore ci sia stato 3) che non succeda ancora
Ho avuto modo di nformarmi da semplice cittadino sull' accaduto e fermo restando che non sono un avvocato notaio ma solo un lettore ho voluto approfondire e chiedere sulle dichiarazioni del sindaco di Canzano riportate nell'articolo. Voglio soltanto dire, e questo è un mio personalissimo pensiero che vada per la cronaca dell'accaduto ma non mettete in bocca parole mai dette da una persona che ho avuto modo di conosce personalmente sempre vicina alla gente e sempre disponibile perché se ci sono risentimenti personali non si possono denigrare persone in modo gratuito.