"Non sono stata attenta, caro Giacncarlo, non sono stata attenta e quando ho letto il tuo articolo di ieri sui ragazzi teramani che si divertono a sputare a terra o a fingere gli starnuti o addirittura, a non portare le mascherine, ho deciso di scriverti. Basterebbe poco per descrivere i miei 30 giorni di paura, di terrore con il Covid contratto in discoteca. Il ritorno a casa, il senso di spossatezza, la febbriciattola dei giorni dopo, la sentenza. Positiva al Covid. Stessa sorte dei miei genitori che per fortuna e ripeto per fortuna, la genetica, la carica virale, non hanno subito ulteriori danni. Vi prego, indossate la mascherina, state a distanza e rispettate il vostro prossimo, io ho sbagliato e il prezzo che ho rischiato di pagare è stato altissimo. La vita delle persone che amo e che regalato l'esistenza".
Lettera FIrmata
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Da che pulpito...
Lacrime di coccodrillo.
I giovani non si rendono conto del pericolo, stanno scherzando col fuoco,mettendo a rischio loro stessi,e gli altri.
Come si fa a sapere con certezza "chi ha contagiato chi"?
E' un ammissione di imbecillità?
Fate attenzione, anzi, fate di più, muratevi vivi così evitate di vivere...