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Video. Non è l'Ultimo Saluto a Massimo Speca...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Scenderemo nel gorgo muti, Se durassimo in eterno
tutto cambierebbe, dato che siamo mortali
molto rimane come prima.  E l’infinita vanità del tutto.
Sti ppagliacciate ‘e ffanno sulo ‘e vive Nuje simmo serie, appartenimmo à morte!”


Ho fatto come ti piaceva nei nostri discorsi aperti a pochi. Ho unito un pò di Pavese, Montale Leopardi, Emily Dickinson, Totò, ho mescolato le carte per avere meno pensieri e nascondermi dietro la letteratura.
Eppure, la vera poesia era nel saluto dei tuoi amici.

Vedi Massimo la tua moto era veramente troppo piccola e quel casco sembrava quello dei fumetti; vedi Massimo il colore della tua auto era veramente troppo rosso; vedi Massimo quella moto era veramente tua e quella automobile ti calzava perfettamente come un abito su misura.
Non ti saluteremo per l'ultima volta perchè gli amici rimangono con l'esempio, il ricordo, il sorriso, i sorrisi che hanno accompagnato la tua veglia, le scelte, la camminata dinoccolata e quel sorriso guascone che anticipava l'incedere, l'intercedere, l'incammino.
Parlavo con Sandro, ci siamo scritti anche questa notte e ciò che rimane sospesa e l'occasione perduta, l'arminuta che ritorna come un romanzo che non può finire con la parola fine.
La tua politica e la capacità di ascolto. 

Vedi Massimo sono qui e non riesco a dirti addio perchè ....Che il respiro del vento
Faccia ondeggiare l’erba, Che di lontano un flauto canti, Che luminose e placide le nubi
Fluttuino sopra di me! 


Fëdor Ivanovič Tjutčev ti piaceva e ci scherzavamo, appunto, Massimo, aspettaci, abbiamo tempo....il tempo infinito dell'amicizia. 


Il Video https://www.youtube.com/watch?v=z0v6zXra1HU
 

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