Le due facce dello stesso evento.
Il concerti del Maestro Bollani, sospeso sul lago di Campotosto con la musica che aleggiava sullo specchio d'acqua come divina capacità dell'aria.
Sfiorare più che toccare.Amare più che possedere.
Il podere dell'anima.
Ha ragione il sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto, quando scrive "
"Un tramonto che sa di rinascita ...
Dopo 4 anni, per tutti coloro che non ci sono più, per chi con dignità attende solo di poter tornare nella propria casa e alla propria vita, per i territori delle aree interne, per chiunque abbia sofferto i danni del sisma e quelli di una ricostruzione ferma da tanto troppo tempo...
Ripartiamo dalla bellezza, dei nostri luoghi e della nostra gente, dalla cultura e dalla valorizzazione del patrimonio culturale dei nostri paesi e delle nostre città, dal racconto della nostra arte e delle nostre meravigliose, uniche risorse ambientali....da ciò che siamo e da ciò che abbiamo...
Come Sindaci, insieme e sempre uniti come ieri, abbiamo lottato e continueremo a lottare perché la luce di quello spettacolare tramonto di Campotosto accompagnata dalle incantevoli note del maestro Bollani siano traccia indelebile e continua di forte speranza e di rinnovata fiducia...".
Poi ti giri. Poi ti giri quando tutto è finito; quando hai fatto il pieno di un ricordo di spettatori silenziosi, esperti, educati, rispettosi e guardi il contorno di quegli stands, gli scatoloni pieni e ricolmi di depliant e speri che non ci sia vento nella notte.
Il giorno dopo a terra?
Noi.
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Gente incivile vorrei vedere a casa loro se buttano le carte per terra.Non rispettano l'ambiente. Vergogna, Vergogna, Vergogna...