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L'asl di Teramo dimentica la Corte dei Conti...

di Giancarlo Falconi
4 minuti

Due comunicati contrapposti e due visioni completamente opposte.

Asl di Teramo. 

 

Vogliamo fare chiarezza sui conti della Asl a beneficio dei cittadini, inquadrandoli in una situazione in cui tutte le Regioni d’Italia hanno chiesto un confronto urgente al Governo, segnalando che mancano risorse per 2,2 miliardi per coprire le maggiori spese legate alla pandemia”. Il direttore generale della Asl, Maurizio Di Giosia, ha così esordito nell’illustrazione di alcuni dati di bilancio dell’azienda sanitaria teramana.

L’analisi è partita ricordato che le perdite accumulate da altre Asl regionali nel periodo 2015-2018 ammontavano 216.539.468 euro, ripianati dalla Regione.

Nello stesso periodo, invece, la Asl di Teramo ha chiuso in pareggio grazie a poste contabili ed accantonamenti riferiti ad esercizi precedenti, garantendo un equilibrio non strutturale, e ovviamente non ha ricevuto alcun ripiano perdite a differenza delle altre aziende.

Nel frattempo la Asl di Teramo ha sempre chiesto l’adeguamento del fondo di riparto di propria competenza, per quota capitaria, inferiore almeno di 30 milioni l’anno rispetto alle altre Asl.

“La Regione ha accolto il nostro appello, assegnandoci nel 2020 571 milioni 680mila euro, cioè 17 milioni 709mila euro in più e 39 milioni 489mila euro in più nel 2021”, sottolinea Di Giosia, “in questa situazione però si inserisce la pandemia. Si pensi che nel 2020 abbiamo speso circa 42 milioni per l’emergenza Covid e nel 2021 prevediamo di spenderne 45. A fronte di tutto questo abbiamo ricevuto dallo Stato, tramite la Regione, 25 milioni per il 2020 e 9 per il 2021. La Regione ci ha chiesto un piano di rientro, cioè un piano di azioni di mettere in campo per ridurre la perdita, che è stata programmata a 25 milioni 816mila euro. In definitiva se non ci fosse stata l’emergenza Covid avremmo chiuso con un utile di circa 22 milioni. D’altronde tengo a sottolineare che noi non abbiamo risparmiato e non risparmieremo nei servizi al cittadino”.

COMITATO PROMOTORE PRO MAZZINI

 

Delle tante criticità rilevate dalla Corte dei Conti Regionale al bilancio Asl Teramo dell'anno 2019, per le quali l'azienda sanitaria dovrà fornire all'organo di controllo le giustificazioni e le informazioni in tempo debito, ci appare opportuno  riportare per titoli le più significative osservazioni:

A) aumento consistente della mobilità passiva a favore di aziende sanitarie extra regione e rilevante contrazione di quella attiva (minori entrate);

B) splafonamento del tetto di spesa sanitaria farmaceutica ed aumento non autorizzato dalla Regione di specifici costi sanitari a favore dei privati;

C) ritardato pagamento delle fatture ai fornitori che hanno generato importanti oneri per interessi moratori;

D) proliferazione eccessiva delle liste di attesa in tutti i presidi e per la totalità delle prestazioni sanitarie;

E)  riduzione non giustificata degli accantonamenti annuali per rischi attinenti alla gestione (sopratutto quelli afferenti il contenzioso), senza che vi sia stata alcuna autorizzazione da parte della Regione;

F) perdita di esercizio 2019 di €13.514.000, che è risultata recentemente ripianata dalla Regione Abruzzo. Gli anni 2020 e  2021 presentano allo stesso modo aspetti contabili e gestionali alquanto preoccupanti.

La Corte dei Conti ha riportato, inoltre,  in maniera dettagliata sia i dati afferenti  alle lunghe liste di attesa (superiori abbondantemente agli indicatori  di altre Regioni), che la tematica del Mega parcheggio coperto, per la quale vi è stata nell'anno 2020 una transazione con pagamento di €4.500.000,oltre Iva, a favore della soc.Parking Piazza Italia spa in liquidazione. Per l'abbattimento delle lunghe liste di attesa la Corte ha suggerito alcune soluzioni operative.

Sul mancato raggiungimento dei livelli essenziali di assistenza (Lea), i gap, rispetto agli standard di riferimento, secondo l'organo di controllo vanno urgentemente abbattuti, per il rispetto che si deve al diritto della salute.

La Asl ha inteso giustificare parte della perdita con la gestione della pandemia.

Teramo li 22/11/2021                                  IL PORTAVOCE

                                                              Demetrio arch.Rasetti

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Commenti

Gentilissimo Dott.Di Giosia,
mi permetto di fare una breve considerazione,frutto del famoso conto della serva.
Ma con migliaia e migliaia di prestazioni,di ricoveri e di interventi chirurgici,non.eseguiti causa epidemia da Covid......mi sembra ovvio
e naturale , che ci sia stata questa tanto sua decantata diminuzione dei costi nei vostri bilanci.NON CREDE?

i

Complimenti Giancarlo.
Non dimentichiamoci che il 9 Luglio 2021!!! gli stessi attori che oggi fanno il comunicato Asl, presentarono in POMPA MAGNA, con tanto di prestigiosi docenti univerditari, assessori regionali, ecc..., quali primi in Abruzzo e pochi casi altrove, del PRESTIGIOSO BILANCIO SOCIALE (aggiungendo): LA ASL DI TERAMO GUARDA AL FUTURO.
Certo, i numeri sono una cosa (ben più importanti e gravi) e il bilancio sociale è un altro. Anche se la GRAVITÀ DELLA MOBILITÀ PASSIVA, IN PRIMIS, OLTRE ALTRI FATTORI, LI ACCOMUNA, MA MENTRE NEI NUMERI SONO BEN VISIBILI, NEL BILANCIO SOCIALE CI SONO......????
In quella presentazione in pompa magna il D. G. ha annunciato che il Bilancio sociale _ redatto con riferimento all’anno 2019 perché l’ultimo non influenzato dalla pandemia _ “sarà uno strumento che accompagnerà questa azienda nei prossimi anni”. Nei CONTI, come esposto giustamente dal comitato, propio il 2019, sotto indagine dalla corte dei conti, IN REALTÀ i fatti sono drammatici. Inoltre nella REDAZIONE DEI BILANCI SOCIALI i criteri di redazione, le informazioni da inserire, etc, non sono prescritte obbligatoriamente e quindi ogni organizzazione che pubblica il Bilancio sociale usa i criteri, i metodi e le informazioni che ritiene più opportune e
«...spesso si tratta di pura e semplice propaganda, di comunicazione dell'immagine aziendale, al di là del merito e della realtà.»
(Valentina Furlanetto, L'industria della carità, Milano, Chiarelettere, 2013 (II ed.), p. 154. ISBN 978-88-6190-251-0)
Infatti la Asl sottace la drammaticità della mobilità passiva, i tempi di attesa, ecc.. ecc..
Com'è FACILE DARE TUTTA LA COLPA ALLA PANDEMIA!!!! MA SE NON SI RAGGIUNGONO I RISULTATI, COSA PREVEDONO LE NORME GIANCARLO...?

Risposta a POVERI NOI.....
COME LEI BEN SA,MA NON.HA VOLUTO SCRIVERE..
QUANDO.GLI.OBIETTIVI IN.UNA AZIENDA NON.VENGONO.RAGGIUNTI,IL RESPONSIBLE.DEVE PREPARARE LE VALIGE E TORNARE A CASA....O NO?ALIAS DEVE ESSERE RIMOSSO.