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Provincia di Teramo: Stiamo Morendo di Fame e Freddo....

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Scrive Riccardo Mercante " Questa mattina mi ha chiamato una mamma di Pietralta. Mi ha raccontato che due giorni fa è passato un elicottero che ha lanciato fagioli e plasmon. Tutti spaccati a terra. La frazione è ancora ISOLATA.
SERVONO VIVERI!!!!".
Poggio Cono e diverse frazioni del comune di Teramo sono senza luce da 7 giorni.
Una vergogna.
Le televisioni nazionali sminuiscono le 15 mila utenze ancora disabilitate come se la situazione fosse sotto controllo.
A Valle Castellana è in corso un'evacuazione.
A Rocca Santa Maria la frazione Acquaratola doveva essere liberata nella giornata di ieri ma la turbina non è arrivata sul posto.
Isolati a 1100 metri due uomini, 5 donne e 2 bimbe.
Bisenti, Cermignano, Castelli,  Campli,Cellino, Basciano e Arsita e tanti altri comuni,  sono senza energia elettrica.
Poggio Cono, Cannelli, Villa Falchini, Putignano,  Collecaruno, Colleatterrato Alto, Varano, Colleminuccio, la metà di Teramo è al freddo.

La cronaca?
Nessun giornalista ma i post delle persone.
Veri testimoni.
Inviati.
La foto non rende l'idea del numero di tir carichi di gruppi elettrogeni arrivati nel parcheggio dello stadio. Ma quando arrivano? Noi non ce la facciamo più! Gli operai ci hanno detto che non ci sono autisti per spostarli. Spero non sia vero. Abitare a due passi dalla città e rimanere al buio per sei giorni. Affacciarsi alla finestra e vedere il parcheggio del centro commerciale illuminato a giorno anche in piena notte. E noi al freddo . Mi fa una rabbia...Una vera vergogna e soprattutto sentirsi dire da operai dell'Enel, non abruzzesi , che se glie li portavano li avrebbero collegati durante la notte.

Ultima ora. " BUONGIORNO GIANCARLO, SONO UNA RAGAZZA DI FANO ADRIANO, VOLEVO INFORMARVI CHE IL GENERATORE PORTATO IERI IN PAESE HA FUNZIONATO PER SOLO 3 ORE!! DI NUOVO TUTTI SENZA LUCE!!".

...poi gli animali che muoiono di stenti o di freddo.
Altra tragedia che è passata senza attenzione.
Si muore sottotraccia quando il complice è lo Stato. 
 

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Commenti

Sindaco Brucchi fuori di casa insieme alla sua giunta a spalare .....noi non lo possiamo fare più ormai dopo quasi otto giorni senza luce le mani non le sentiamo più. Se le frazioni sono ancora irraggiungibili e' colpa dell amministrazione comunale e provinciale che non sono state in grado di effettuare un piano neve .......neve che si sapeva da giorni sarebbe stata tanta. Vergogna. Vergogna. Vergogna. Uscite dalle vostre cade calde e ospitate chi da giorni è al freddo.
Tra poco la gente li andrà a trovare con i forconi.
Il problema non è solo il sindaco Brucchi ma anche il sindaco di torricella sicura....che si è dimenticato che non è solo il sindaco di torricella ma anche di.altre frazioni.....e non.sta facendo proprio nulla.....si deve vergognare.....
I consiglieri di brucchi stanno al sicuro nelle case al mare...
Collecaruno...cavi enel a terra e pali appesi!!! Non si è ancora visto nessuno. Tutta la zona senza acqua perché il ruzzo non ha un generatore (da pochi kW) per alimentare due pompe che andrebbero a riempire i serbatoi a monte. Dunque da utilizzare solo per qualche ora. E sentirsi quindi rispondere da quegli incapaci che ci lavorano: se non rimettono prima la luce, niente acqua! Gestione penosa dell'emergenza!!!! Non dimentichiamoci che qualche anno fa, bastó solo mezz'ora di lavoro dei tecnici enel per ridare corrente alla zona. L'unico dettaglio è che nessuno li aveva mandati a lavorare in quella zona se non dopo giorni e giorni di assenza di energia.
Anche Cortino è ancora al buio, me l'hanno appena comunicato. Capisco la nevicata ecceziinale e che non è il momento di polemizzare, ma quella è unaa zona dove se semplicemente piove un pò più forte del solito o tira vento, si rimane senza energia elettrica anche per giorni. Sarà mai che la manutenzione scarseggia? Sarà mai che non ci sia il dovuto dimensionamento degli impianti? Forse qualcuno, a tempo debito, saprà darci spiegazioni
Gentile Signor Tex, pur constatando una marea di disagi, vissuti in prima persona, faccio notare che qualora la gente si presentasse con i forconi, passerebbe poco furbescamente dalla parte del torto. La violenza è sempre deleteria, restare saldi, pur nelle difficoltà e, in tempi più sereni, portare avanti le proprie ragioni ove opportuno. Per adesso pale, più che forconi e dare una mano. E restare lucidi. Strada non facile, come quelle che percorriamo a fatica in questi giorni, le cui scorciatoie sono solo un lontano ricordo...
Montorio al Vomano,ci sono molti gruppi ma in alcune case ancora niente come in via Settembrini lato destro prima del bivio per Isola non c'è corrente da 7 giorni mentre sia qualche casa prima sempre in via Settembrini che qualche casa dopo si (lato sinistro della carreggiata ) , ci sono anziani malati di diabete infermi e una donna di 101 anni allettata al gelo.Ammiriamo tutto il lavoro svolto sia dai vari corpi di volontari,protezione civile,comune,enel ecc speriamo risolvano presto, noi giovani ci riscaldiamo in qualche modo ma le persone malate citate prima hanno freddo..e il segnale al telefonino manca anche da 7/8 giorni ....grazie e teniamo duro .
Protezione (in)Civile!
Semplicemente.inaccettabile!
Non è il momento delle polemiche ma omissioni non interventi avvenuti dipendono da chi con la sua imperizia pressapochismo interrompe la filiera di chi ci mette cuore e cervello è giusto che costoro vadano davanti a un tribunale e paghino severamente... c'e' un piccolo.particolare siamo in Italia e si dice che la giustizia non è di questo mondo l'italia è lontana mille anni luce di esempi se possono citare a iosa spero in una giustizia vera e giusta rapida
Dimenticate alcune zone di sant'Omero, come i colli, senza elettricità da 7 gg e con ulteriori problemi, o altri generatori che funzionano a singhiozzo, come quello di campli. E ancora... e ancora... Non ho parole, solo amarezza.
Dov'e' Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile? Sta presentando le dovute dimissioni per incapacità operativa?
Salve, a nome del gruppo fb Manifesto Nazionale Docenti Precari, di cui sono coamministratore assieme ad altri colleghi, ci stiamo attivando per organizzare una catena di aiuti per le popolazioni terremotate, siamo tanti colleghi/e dislocati/e in diverse regioni e stiamo cercando di lanciare l'appello tramite i vari gruppi, l'idea è quella di ospitare famiglie bisognose mettendo a disposizione tante case sfitte nei vari paesi, siamo in attesa di sapere l'iter burocratico. Abbiamo pensato a questa forma di aiuto pensando ai tanti bambini(dare la possibilità di frequentare al tempo stesso la scuola),ai tanti anziani(avere assistenza) e tante mamme e papà!!!! Per favore fornite notizie sul gruppo MNDP!!! Un abbraccio!!!!!!!
Ma dov'è Tancredi Paolo?
vergogna sena limiti.Questo è il risultato si di precipitaioni ecceionali e terremoto ma anche di disorganizzazione,tagli ai fondi per la protezione civile però quando si tratta di salvare le banche AMICHE del pd tutto si fa subito senza aspettare...bastardi e quello che più fa rabbia che ancora sono lì come se nulla fosse e per di più c'è chi li vota ancora ma non provate qualcosa dentro? roba da manicomio ed oltre...forza popolo teramano e della provincia e forza Abruzzo
La vergogna non ha limiti nessuno si occupa di noi poi tra qualche tempo saremo al centro di richieste ....elettorali.......sud sud Disobbedienza Civile nessuno al voto .....voglio vedere da chi vengono legittimati ...questi ologrammi
Dimostrazione dell'incapacità della protezione civile: Tutto previsto: bisognava che prefetti e sindaci evacuassero prima le zone disagiate con dei punti di ritrovo tipo scuole municipi ecc Mancanza di comando:ci vuole un solo uomo al comando nelle emergenze con potere assoluto che deve riferire solo al parlamento e tutti gli altri sottomessi senza se e senza ma, per puntare dritti all'obiettivo in sintesi uno alla Bertolaso che incarnava una strategia militare all'ottenimento del risultato E i risultati Vi erano Gli Errani e i Curcio sono due acchiappagalline prestati e pagati dalla politica del non fare del PD
Dimostrazione dell'incapacità della protezione civile: Tutto previsto: bisognava che prefetti e sindaci evacuassero prima le zone disagiate con dei punti di ritrovo tipo scuole municipi ecc Mancanza di comando:ci vuole un solo uomo al comando nelle emergenze con potere assoluto che deve riferire solo al parlamento e tutti gli altri sottomessi senza se e senza ma, per puntare dritti all'obiettivo in sintesi uno alla Bertolaso che incarnava una strategia militare all'ottenimento del risultato E i risultati Vi erano Gli Errani e i Curcio sono due acchiappagalline prestati e pagati dalla politica del non fare del PD
A Pagannoni di Campli Via Case Sparse siamo senza corrente elettrica da 7 gg senza riscaldamento senza linea telefonica fissa. Per fortuna ieri siamo riusciti con l'aiuto di 3 splendide persone a liberare la strada quel tanto da poter scendere non senza pericolo con l'auto fino alla strada che collega Pagannoni con Campiglio e Campli ancora interrotta dalla frana per la nevicata del 2015. Questa è ora la nostra paura oltre la ne e e il terremoto teniamo le frane e gli smottamenti che possono mettere ancora in serio pericolo le nostre case. Purtroppo per tutta la settimana non abbiamo avuto alcun aiuto dalle istituzioni solo sms senza senso dal vice-Sindaco di Campli. Nessuna notizia niente di niente. Siamo stati completamente abbandonati. Roba da terzo mondo, ci aiutiamo da soli come tanti hanno fatto in questi giorni sperando che la situazione migliori. Vi invito a ritrovare il post del Sindaco di Campli prima delle PREVISTE abbondanti nevicate il quale dichiarava che il Piano neve era perfettamente definito e funzionante. Non so chi sia più sprovveduto tra Comune, ENEL ecc so solo che a rimetterci siamo sempre solo noi cittadini. È una vergogna!!!!! Devono pagarla cara!!!
Sindaco inutile VERGOGNATI !,
La macchina del tempo dell'ENEL e della TIM Ho pensato molto in questi giorni. Perche' ho avuto un sacco di tempo per pensare. Ho fatto un viaggio indietro nel tempo. Prima lentamente, poi sempre piu' velocemente, fino a spegnersi di colpo con un Click. Sono passato da una società iper-tecnologica ad una situazione di un inverno rurale contadino dell'inizio ottocento. Tutto in meno di ventiquattro ore. Abito da qualche anno in Abruzzo. Una vecchia casa, sulla cima di una collina. La strada provinciale passa a trecento metri di distanza, e la mia strada continua in discesa, attraverso boschi ed altri piccoli insediamenti urbani. Il paese piu' vicino è Cellino Attanasio, circa tre Kilometri. Una piacevole passeggiata di un'ora, tra andare e tornare. Il meteo prevede neve. E' normale, in inverno, ed in Abruzzo è ancora piu' normale. Non c'e' stato anno che io ricordi da quando sono qui, che l'aria fredda dei balcani, sorvolando l'adriatico, non si carichi di umidità e ricopra il centro Italia di neve. Ripeto:" E' normale"! Inizia la prima nevicata, abbondante ma soffice, portata da un vento teso, e subito si fa buio. Mi affaccio alla finestra e vedo tutta la valle scura senza illuminazione. Sono le sei di pomeriggio di un gennaio alle nostre latitudini. Cerco una candela nel cassetto delle emergenze. Ne è rimasta qualcuna da Natale. Quelle che metti a tavola per dare l'idea della festa. Piu' lumini che candele, ma va bene lo stesso, un po' di luce la fanno. Aspetto. Di solito, durante un temporale a volte fa cosi'. Va e viene, ma poi si stabilizza. Guardo un po' preoccupato la carica del cellulare. L'ho caricato stanotte ed ora sta al 60%. Ok ce la posso fare, e poi ho la linea fissa per eventuali emergenze. Prendo carta e penna e mi trascrivo qualche numero importante dal cellulare. Parenti, amici... E chi si ricorda piu' un numero a memoria?. Poi mi accorgo di un altro problema. Il telefono fisso è un "Cordless" e funziona pure lui con la corrente elettrica. In cantina, con una candelina in mano, ritrovo il buon vecchio "Sip" con la rotella. Ok. questo funziona!. Sono le otto e mezza di sera. Ho la stufa a legna, ma forse è meglio che faccio un po' di scorta dalla legnaia. Non ho voglia adesso, lo faro' domani mattina. Tanto è di fronte a casa, dieci metri. Che ci vorra' mai? Fa un po' freddo. il riscaldamento non funziona. In teoria va a metano, ma il bruciatore senza corrente non si accende. Aggiungo un altro piumino nel letto e vado a dormire. Sono le nove di sera. Mi giro e rigiro nel letto. Poi mi alzo.Non sono abituato ad andare a letto con le galline. Ma che posso fare? fuori nevica a vento e non si vede nessuna luce. Prendo in mano il vecchio telefono fisso, alzo la cornetta e sento silenzio. E' caduta anche la linea telefonica fissa. Riaccendo il cellulare, 50% di carica, chiamo il 187. Una vocina allegra femminile registrata mi dice che ci sono problemi sulla linea, e di collegarmi al loro sito per sapere l'avanzamento dei lavori. Con cosa mi collego??? Non con il cellulare, vorrei risparmiare la carica, e poi sicuramente vorranno codice fiscale, password e login, iscriviti, accetti i cookie? vedi le nostre offerte ecc.. Ci vorra' un'ora per avere una qualche risposta. Spengo e torno a dormire. Fa sempre piu' freddo. Alle sei sono sveglio. Ovvio. Non dormo mai piu' di otto ore. E' buio e fuori nevica ancora, o almeno credo, perche' le finestre sono tutte coperte di bianco e non si vede nulla alla luce della candela. Mi vesto bene, con due maglioni e preparo il caffè. L'alba dovrebbe essere verso le sette e qualcosa. Appena fa luce, prendo la cesta e mi avvio alla legnaia. La porta di casa non si apre. Il vento ha accumulato un metro di neve sul portoncino. Spingo con tutte le forze e riesco ad aprire un varco di trenta centimetri. Ne cade in casa mezzo metro cubo, accidenti!! ma esco, e mi trovo davanti un paesaggio incredibile. La neve si è accumulata in dune altissime, portate dal vento. Arrivare fino alla legnaia significa sprofondare fino al petto nel manto nevoso. Mi viene in mente il film "Revenant" il redivivo.. solo che lui aveva le racchette da neve, io ho solo dei scarponcini invernali che si bagnano subito. Ci metto mezz'ora a farmi strada. Riesco ad aprire la porta della legnaia, e scopro che il vento è riuscito ad accumulare attraverso le fessure venti centimetri di neve anche li'. Con il cuore in gola per lo sforzo carico la cesta e rientro a casa. Ma non basta. Faccio cinque o sei viaggi, e accumulo legna vicino alla stufa. E' bagnata, ma riusciro' ad accenderla con quella secca che gia' avevo. Telefono?? muto.. Corrente elettrica? nemmeno l'ombra. Strano.. Sono le due cose primarie in ogni emergenza, la comunicazione e l'energia. Invece sono le due scomparse per prime. Mi piacerebbe avere qualche notizia, ma senza corrente non funziona nulla. Accendo il telefonino e mi arriva qualche messaggio su watsup. Tutto bene, poca carica al telefono, niente internet ne' corrente.. Tranquilli, ho la stufa e da mangiare. Da mangiare pasta e riso. Pero' ho anche fagioli secchi e qualche Kilo di farina. I miei nonni dicevano che se hai la farina, puoi sopravvivere alla guerra, e percio' io ne ho sempre un po' di scorta. Sulla strada la neve si è accumulata e non è passato nessun mezzo comunale. Di solito gli altri anni, un trattore con la pala, passava una volta al giorno, per evitare gli accumuli, ma da ieri non si è visto nessuno ed il livello sta diventando preoccupante. Chiamo un mio amico in paese, che mi comunica una notizia sconcertante. Il nuovo sindaco ha dichiarato che lo spazzaneve è guasto! Wow! penso, questa si che è una notizia!. Normalmente in questi casi un amministratore ne affitta tre, o ne precetta venti, ma il problema lo risolve, mentre qualche meccanico aggiusta il mezzo del comune. Continua a nevicare e non si distinguono piu' i bordi della strada. Il telefonino è quasi senza carica. Sono passate solo 24 ore dall'inizio della nevicata, e sono gia' isolato ed al buio. Penso a quei poveracci in paese che non hanno una canna fumaria e una stufa a legna. Io almeno sto al caldo. Una stanza sola, al buio di nuovo ma al caldo. E' gia' passata una giornata e non so cosa fare. Ho cercato di spalare per fare un sentierino verso la legnaia, ma la neve lo ricopre ogni tre ore. Smetto. Spalare neve ed uccidere mosche è un mestiere talmente infinito, da risultare inutile. Alle otto di sera sono di nuovo a letto. Sono stanco e stavolta mi addormento subito. Ovviamente mi sveglio alle cinque. Nella stufa ancora braci. aggiungo legna, e faccio il caffe'. Arrivare alla provinciale nemmeno parlarne. Alla luce del fuoco, impasto un po' di farina e preparo il pane arabo. Alle sette quando il cielo schiarisce, faccio una bella colazione con pane, burro e marmellata, ed esco armato di pala. Mi è venuta un'idea stanotte. Se riesco ad entrare in macchina, e se riesco ad accenderla, potro' ricaricaricare il cellulare, avere notizie e darne. La situazione qui è di completo isolamento, e siamo a 400 metri sopra il livello del mare, figurarsi quelli in montagna. Infatti dopo aver scavato per ore, arrivo alla portiera della mia vecchia volvo 740. libero il tubo di scappamento (non mi voglio suicidare) ed il radiatore dalla neve. Si accende quasi subito. Accendo la radio, ed attacco il cavetto di ricarica nell'accendisigari. A fatica sento Radio Uno. C'e' una radio privata che trasmette musica da discoteca che si sovrappone spesso alle frequenze. Eccola la tragedia: La valanga sull'albergo! Sento continuamente la frase "Lotta contro il tempo". Dicono che si potevano salvare se lo spazzaneve che avevano richiesto il giorno prima fosse arrivato. Ma aveva finito il gasolio. Forse era parente del nostro spazzaneve guasto. Rientro a casa tristemente. Il cellulare ha una carica misera del 15%. Riesco a mandare qualche messaggio di rassicurazione ai miei amici.. che si ostinano a mandare video stupidi e gif animate, mentre la carica si consuma a vista d'occhio, quando mi arriva una chiamata con un numero sconosciuto. Chissa' perche' penso sia qualcuno della protezione civile, dell'esercito, della finanza, chissa'. Rispondo con l'ultimo gemito della batteria, ed una voce femminile con accento rumeno, mi propone un abbonamento a Tim vision!!!. Click! E con questo finita la civiltà... In realta' la mia civiltà finisce con un "Vaffanculooo" Urlato, ma non è elegante dirlo! Si sono sccumulati sei giorni senza corrente elettrica e senza linea telefonica. Sei giorni nella neve, con una stufa a legna, e lampada fatta con olio di oliva e stoppino di cotone. Nessun mezzo antinerve sulla strada, nessuna voce, nessun rumore. Sei giorni lavandosi con l'acqua calda del pentolone sulla stufa, e mangiando quello che si stava scongelando in freezer. Che poi è poca roba nonostante tutto. E sapete una cosa? Non ho parlato del terremoto. Tre orribili scosse che ti fanno balzare il cuore in gola e ti uccidono la speranza. Tre orribili scosse che ti fanno gridare:"E adesso basta!!" E perche' parlarne? Scappare? e dove? in mezzo a due metri di neve durante una tormenta? Ti raggomitoli come un topo e speri di farcela. Non ce' altra possibilita' si certo. Ce la faremo ancora un'altra volta!, E quelli che non ce la faranno, avranno la consolazione morale delle parole dei politici Italiani: Stiamo lottando contro il tempo. E' una situazione imprevista. Non è il momento di polemiche. Dobbiamo restare uniti. stiamo facendo il possibile. L'importante è rimanere un paese unito. E forse la piu' toccante e sentita, pronunciata dal nostro predidente della regione D'Alfonso: L'abruzzo non è abiutuato alla "Nevosità". Se non sapete esattamente dove si trova questa regione Italiana, andate su Google-maps (se avete la corrente, e la linea telefonica) e scoprirete che questa ridente regione, si trova alla latitudine dei Caraibi!