Leggete questo articolo a firma di Gennaro Della Monica, pubblicato da il quotidiano Il Centro.
Era il 2013.
Sono le caratteristiche dei nuovi alloggi di "classe A" realizzati e assegnati dall'Ater.
I 32 appartamenti, ospitati all'interno di una variopinta palazzina in via Giovanni XXIII a Colleatterrato, sono la risposta dell'azienda all'emergenza abitativa e alla crisi economica. Gli alloggi, che saranno occupati da gennaio in base a una graduatoria da cui sono rimasti esclusi 40 concorrenti, verranno affittati a canone concordato a famiglie in difficoltà. La costruzione della palazzina è stata avviata nel 2009 ed è costata all'Ater 4 milioni, di cui 1,5 stanziati dalla Regione. «Questo è il primo esempio in Abruzzo di un immobile di edilizia residenziale pubblica con classe energetica A», sottolinea il commissario dell'Ater Marco Pierangeli, «e se avessimo installato pannelli fotovoltaici in corrispondenza delle scalinate e degli spazi condominiali, saremmo arrivati anche alla A più». L'energia solare consentirà di alimentare le caldaie per termosifoni e acqua calda. L'impianto termico è centralizzato ma, a differenza di edifici più vecchi, ogni appartamento avrà il proprio contatore per la misurazione dei consumi. Pierangeli ricorda l'impegno di G. C., uno dei due imprenditori edili che hanno realizzato l'immobile, scomparso di recente al termine di una grave malattia. «Negli ultimi quattro anni abbiamo consegnato 68 alloggi», osserva, «è un record se si considera che in precedenza non era stato assegnato nessuno». L'attività dell'Ater, però, non si ferma qui. In costruzione ci sono 12 appartamenti a Roseto, che si aggiungeranno agli altri 92 già finanziati dalla Regione con un contributo di 5,2 milioni di euro. «Abbiamo realizzato e programmato la costruzione di 180 alloggi in totale», spiega il commissario, «si tratta di una cifra degna dei tempi d'oro delle case popolari a cavallo tra gli anni '60 e '70». A sottolineare l'importanza degli alloggi inaugurati ieri alla presenza anche dell'assessore comunale all'urbanistica e con la benedizione del parroco di Colleatterrato don Pietro Lalloni e il sindaco Maurizio Brucchi. «L'Ater ha raggiunto un traguardo importante», osserva, «che contribuisce a fronteggiare la crescente richiesta di case». Trentadue famiglie sfollate.
Danni alle strutture portanti per edifici consegnati solo tre anni fa?
L'Ater ha aperto un'indagine interna, il cui esito potrebbe costituire la base per una denuncia alla Procura della Repubblica.
E non finisce qui...
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