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Sgomberati Palazzi nuovi dell'Ater. Si va verso una denuncia alla Procura della Repubblica

di Giancarlo Falconi
4 minuti

Leggete questo articolo a firma di Gennaro Della Monica, pubblicato da il quotidiano Il Centro. 
Era il 2013.

Pannelli solari per l'acqua calda e risparmio energetico.
Sono le caratteristiche dei nuovi alloggi di "classe A" realizzati e assegnati dall'Ater.
I 32 appartamenti, ospitati all'interno di una variopinta palazzina in via Giovanni XXIII a Colleatterrato, sono la risposta dell'azienda all'emergenza abitativa e alla crisi economica. Gli alloggi, che saranno occupati da gennaio in base a una graduatoria da cui sono rimasti esclusi 40 concorrenti, verranno affittati a canone concordato a famiglie in difficoltà. La costruzione della palazzina è stata avviata nel 2009 ed è costata all'Ater 4 milioni, di cui 1,5 stanziati dalla Regione. «Questo è il primo esempio in Abruzzo di un immobile di edilizia residenziale pubblica con classe energetica A», sottolinea il commissario dell'Ater Marco Pierangeli, «e se avessimo installato pannelli fotovoltaici in corrispondenza delle scalinate e degli spazi condominiali, saremmo arrivati anche alla A più». L'energia solare consentirà di alimentare le caldaie per termosifoni e acqua calda. L'impianto termico è centralizzato ma, a differenza di edifici più vecchi, ogni appartamento avrà il proprio contatore per la misurazione dei consumi. Pierangeli ricorda l'impegno di G. C., uno dei due imprenditori edili che hanno realizzato l'immobile, scomparso di recente al termine di una grave malattia. «Negli ultimi quattro anni abbiamo consegnato 68 alloggi», osserva, «è un record se si considera che in precedenza non era stato assegnato nessuno». L'attività dell'Ater, però, non si ferma qui. In costruzione ci sono 12 appartamenti a Roseto, che si aggiungeranno agli altri 92 già finanziati dalla Regione con un contributo di 5,2 milioni di euro. «Abbiamo realizzato e programmato la costruzione di 180 alloggi in totale», spiega il commissario, «si tratta di una cifra degna dei tempi d'oro delle case popolari a cavallo tra gli anni '60 e '70». A sottolineare l'importanza degli alloggi inaugurati ieri alla presenza anche dell'assessore comunale all'urbanistica e  con la benedizione del parroco di Colleatterrato don Pietro Lalloni e il sindaco Maurizio Brucchi. «L'Ater ha raggiunto un traguardo importante», osserva, «che contribuisce a fronteggiare la crescente richiesta di case».                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             Trentadue famiglie sfollate.
Danni alle strutture portanti per edifici consegnati solo tre anni fa?
L'Ater ha aperto un'indagine interna, il cui esito potrebbe costituire la base per una denuncia alla Procura della Repubblica.
E non finisce qui...



 

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Commenti

Buongiorno Giancarlo e si anche mio figlio è andato via da quella casa,però ti dico che quelle case sono nate male dall'inizio,un'amministrazione delle palazzine da manicomio,il terremoto è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso..........................mo voglio vedere chi ci va su........................
....ciao, basta fare a cambio, chi ha avuto qualche ruolo di responsabilità cede di colpo la propria abitazione e anche la seconda a chi se n'è dovuto andare mentre potrà domiciliare in queste appena sgomberate....semplice no??!!! Hanno calcolato tutto per risparmiare tranne sto cavolo di terremoto, speriamo che la Magistratura faccia il suo compito perché è ora di dire basta....Buon Natale a chi se lo merita. ciao bruno
Speriamo che il tutto abbia un seguito . Auguriamoci che anche per questi alloggi costruiti tre anni fa, si faccia luce veramente e non finisca tutto come e' accaduto in Aquila, laddove il colpevole si e' individuato nel terremoto.
buonasera, dovevano essere case , come scritto nel articolo, per famiglie in difficoltà, cosiddetto canone concordato, ma perdonatemi, come può chiamarsi canone concordato,, un appartamento di mt q.70 a 320 euro , e di mt 90 a490 euro .. più classificate di classe a , con spese condominiale da capogiro,, per poi essere sottoposti a tutto ciò--- ma con questi sodi mi chiedo,,, queste famiglie con un mutuo ,, compravano una casa in coop....e non avrebbero avuti tutti questi problemi,, buonasera piero