Salta al contenuto principale

No a Quaresimale, il centrodestra adesso ha difficoltà nel fare le liste

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Il centro destra ha finalmente un candidato: Carlo Antonetti. Un titolo che non andrebbe bene al centrodestra e non andrebbe bene a Carlo Antonetti. Il centrodestra o parte della Lega, gran parte della Lega; la metà di Forza Italia, di quella metà che non si riconosce nel commissariamento di Francesca Persia; di quelli che non hanno amato il trattamento a cui è stato sottoposto l’assessore regionale, Pietro Quaresimale e parte di Fratelli D’Italia, quelli che si definiscono puristi e che non andrebbero mai con un candidato che non si sia ancora dichiarato di centrodestra ma che  insiste con il termine civico. Quelli che non amano ancora una volta sentire che dietro tutto ci sia un disegnino di
Paolo Gatti. Quelli che sono una parte di Fratelli D’Italia che non correrà perchè dietro, di lato o davanti la figura di Carlo Antonetti, aleggia quella di Azione dell’onorevole, Giulio Cesare Sottannelli e di quel Calenda che non perde occasione per criticare il Governo Meloni.

Non piace a Carlo Antonetti perchè come ripetuto si definisce Civico e in fondo fa bene. La chiarezza dal principio. Mette a disposizione sul tavolo del gioco la sua formazione, la sua storia e la sua professionalità. Chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori. Però i limiti dell’operazione politica rimangono e l’aria è stata appena annusata dai coordinatori regionali che si sono lanciati nella campagna liste. Enormi difficoltà le troverà la Lega di Salvini che ha trovato le porte chiuse da parte della maggioranza di chi era pronto a scendere in campo con Quaresimale. Storia quasi simile con Forza Italia di Teramo che non ha digerito il commissariamento di Francesca Persia e delle primi discussioni in corso di riunione. Per conoscere i teramani, bisogna essere teramani e respirare Teramo. Lo avrà capito il coordinatore di Fratelli D’Italia, il senatore Etelwardo Sigismondi dopo il due di picche ricevuto da Mimmo Sbraccia? Lo capiranno Pagano e D’Eramo quando sul tavolo ci saranno altri due di picche? Fate il vostro gioco.

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Nulla è ancora perduto....

troppi galli nel pollaio.....sconfitta sicura, rivince d'alberto....

Mette a disposizione sul tavolo del gioco la sua formazione, la sua storia e la sua professionalità...... Hahahahahahahaha

Aiutiamoli a casa loro