Alla Carichieti, agli uomini della Carichieti la Banca D'Italia chiede oltre 208 milioni di euro.
Francesco Di Tizio, Roberto Sbrolli come ex direttore Generali.
Falcone e Codagnone come ex presidenti.
I commisssari di Banca D'Italia hanno rilevato 453 milioni di euro di sofferenze , 214 milioni di incagli e perdite per oltre 304 milioni di euro.
Tutti insieme, vicini vicini, gli uomini del collegio sindacale, del cda e companatici vari.
Ruscetta, Di Tizio, Sbrolli, Caroli, Di Marzio, Fusco, Melena, Martino, Codacogni, Silverio, Farina Falconio, Nasuti, Rosa,Di Fabrizio, Marone, Raimondi, Della Pelle, Angelozzi, Iecco, Sargiacomo, Smargiassi.
Risponde la Banca Tercas con il suo milione e 680 mila euro.
Risponde la Banca Tercas con le sue sanzioni Consob.
La novità?
L'interesse per Carichieti di una Banca Romana pronta a ricapitalizzare con il 20%.
L'Abruzzo usata come cassaforte di liquidità.
A Teramo è stata depositata una denuncia contro Banca D'Italia e il commissariamento Tercas.
A Teramo sta nascendo una nuova consapevolezza sui poteri forti.
A Teramo ancora non si riesce a istruire il processo Tercas.
A Teramo si attende l'apertura dei documenti con la storia di Tercas.
A Teramo si aspetta di leggere i nomi quelli veri di politici, segretari e amici.
A Teramo c'è la paura che l'Unione Europea possa dichiarare come aiuti di Stato i soldi del Fondo Interbancario "donati" alla Banca Popolare di Bari per l'acquisizione di Tercas.
Tutto sarebbe rimesso in gioco.
Teramo e Chieti rimane un derby perdente per il territorio, per l'economia e l'accesso al credito.
L'unica assente?
La Politica.
L'unica presente?
La Politica con quelle nomine e quei risultati.

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