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Carichieti e Banca Tercas...multe con la stessa mano..

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Alla Carichieti, agli uomini della Carichieti la Banca D'Italia chiede oltre 208 milioni di euro.
Francesco Di Tizio, Roberto Sbrolli come ex direttore Generali.
Falcone e Codagnone come ex presidenti.
I commisssari di Banca D'Italia hanno rilevato 453 milioni di euro di sofferenze , 214 milioni di incagli  e perdite per oltre 304 milioni di euro.
Tutti insieme, vicini vicini, gli uomini del collegio sindacale, del cda e companatici vari.
Ruscetta, Di Tizio, Sbrolli, Caroli, Di Marzio, Fusco, Melena, Martino, Codacogni, Silverio, Farina Falconio, Nasuti, Rosa,Di Fabrizio, Marone, Raimondi,  Della Pelle, Angelozzi, Iecco, Sargiacomo, Smargiassi.
Risponde la Banca Tercas con il suo milione e 680 mila euro.
Risponde la Banca Tercas con le sue sanzioni  Consob.
La novità?
L'interesse per Carichieti di una Banca Romana pronta a ricapitalizzare con il 20%.
L'Abruzzo usata come cassaforte di liquidità.
A Teramo è stata depositata una denuncia contro Banca D'Italia e il commissariamento Tercas.
A Teramo sta nascendo una nuova consapevolezza sui poteri forti.
A Teramo ancora non si riesce a istruire il processo Tercas.
A Teramo si attende l'apertura dei documenti con la storia di Tercas.
A Teramo si aspetta di leggere i nomi quelli veri di politici, segretari e amici. 
A Teramo c'è la paura che l'Unione Europea possa dichiarare come aiuti di Stato i soldi del Fondo Interbancario "donati" alla Banca Popolare di Bari per l'acquisizione di Tercas.
Tutto sarebbe rimesso in gioco.
Teramo e Chieti rimane un derby perdente per il territorio, per l'economia e l'accesso al credito.
L'unica assente?
La Politica.
L'unica presente?
La Politica con quelle nomine e quei risultati.

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Commenti

Il commercio di e fra banche è qualcosa di inquietante. Il fine è sempre la realizzazione di grandi profitti a discapito degli ingenui e dei malcapitati caduti nella rete acchiappa pesci, mentre i manager super pagati vengono liquidati con cifre milionarie anche quando portano al fallimento le banche, il più delle volte con i soldi regalati da governi servili e devoti. Renzi propone di creare una holding per salvare altre banche. Profitti privati e debiti pubblici. La vignetta sintetizza perfettamente la società dei mercanti, liberi di accumulare profitti senza limiti e di fregarsene dei feriti e dei morti che lascia per strada. Basterebbe scendere da quel gradone e vedere l'effetto che fa...al padrone.
La debancarizzazione dell'Abruzzo è quasi completata. Dove non c'è stata una (s)vendita, ha provveduto il potere costituito. Chiodi non se ne è accorto e D'Alfonso ha altro da pensare. Adesso anche a Chieti troveranno uno o due capri espiatori e inizieranno sequestri, azioni di responsabilità e azioni penali. Fra 10 anni quando tutto finirà in una bolla di sapone, nessuno si ricorderà che a Teramo e a Chieti c'erano due banche a sostegno del territorio. Con la complicità dei dipendenti di queste banche, sempre pronti a salire sul carro del nuovo padrone per qualche briciola. Che schifo.
Gentile Falconi, la sceneggiatura cosa prevede per Carichieti? Avvisi di garanzia per appropriazione indebita, ostacolo alla vigilanza e associazione a delinquere? Nel frattempo la BCC di Roma smantella il sistema BCC abruzzese e la Federazione. E la stampa accreditata? Continuerà a fare da altoparlante senza farsi nessuna domanda come ha fatto a Teramo?