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Neve sui Prati di Tivo. Il bianco fallimento di una classe politica e dirigenziale...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

In Giappone, il harakiri è un suicidio obbligatorio o volontario con cui il samurai si sottraeva alla pena capitale, o manifestava solennemente la propria protesta contro un'ingiustizia patita o il proprio cordoglio per la morte del suo signore.
La forma meno corretta per descrivere il Harakiri è il Karakiri che potrebbe essere adottato in forma politica e dirigenziale da chi ha condannato all'esilio bianco una delle più belle montagne italiane e potenzialmente, una delle più belle stazioni sciistiche.
I Prati di Tivo.
Eppure mentre la neve potrebbe ospitare magnifiche sciate gli impianti di risalita sono mortalmente chiusi.
In questi anni non sono esistiti uomini capaci di ammettere delle responsabilità gestionali o di visione strategica ma capaci soltanto di scaricare il proprio senso e sospenderne il giudizio.
Mai nessuno si è dimesso e mai nessuno ha chiesto scusa per il proprio operato.
Venti Gennaio 2023. Tutto chiuso ai Prati di Tivo. Non chiuso per neve ma per politica, per Amministratori, per Dirigenti di una pessima classe italiana. Prati di Tivo, unico posto di Montagna dove nacque in accezione negativa il modo di "Andare in bianco"...
Harakiri...magari. 
 

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Commenti

Forse si intendeva Takimiri
Famoso circo

La politica ci avrà sicuramente messo del suo... ma una qualsiasi stazione sciistica in centro Italia a 1.400 metri di altitudine, con 3 impianti di risalita e con piste mediocri, oggi sarebbe destinata comunque e dovunque al fallimento...

Sono in disaccordo con Sciatore
Quest’articolo non parla solo a nome del ‘romantico’ Falconi, ma a nome di migliaia di altri romantici e non che preferirebbero la montagna bella e vera dei prati alle stazioni con ampio skirama, lunghe file, prezzi ridicoli, mare di gente, zero panorama e fascino
La destinazione al fallimento è la decisione di partenza. L’obiettivo nell’era della sostenibilità non e’ competere con roccaraso e forse nemmeno con campo felice, ma valorizzare la qualità del posto assolutamente unico nel centro Italia e non solo

Liceale... io sono d'accordissimo con te... ma proprio per i motivi che ho elencato oggi una stazione sciistica del genere è insostenibile...

Da amante del Gran Sasso e della montagna in generale, nonchè dello sci, ho veramente nostalgia dei sabato e domenica a sciare oppure della scappata "su" nei pochi giorni liberi infrasettimanali con la tessera stagionale pagata e sempre pronta attaccata alla giacca.. Eppure con un pò di buona gestione sarebbe un progetto veramente vincente, se riescono a far sopravvivere e addirittura a rilanciare la majelletta, figuriamoci cosa si potrebbe fare in un comprensorio Prati di Tivo / PratoSelva / Campo Imperatore, altro che Roccaraso.. Ma l'abruzzo e gli abruzzesi non sono lungimiranti e ognuno guarda solo il suo piccolo orticello.