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Quando la Sanità teramana avrà la sua Tin...terapia intensiva neonatale?

di Anonimo
1 minuto

Caro Giancarlo,

anche quest'anno ho seguito dal web la preparazione e la realizzazione delle iniziative in occasione della giornata dei prematuri e infine ho letto il tuo articolo a chiusura delle attività.

Permettimi, però, di esprimere alcune considerazioni da madre di tre bambini prematuri, di cui due gemelli, nati in un'altra regione. Ovviamente per me il tema della prematurità è molto sentito avendo vissuto delle esperienze molto forti.

Sono assolutamente d'accordo nell'organizzare iniziative di sensibilizzazione, ma occorre comprenderne l'utilità. Le iniziative di sensibilizzazione indirizzate a neo genitori di bambini a termine in un reparto di natalità "standard" quali benefici può portare? Tieni presente che chi deve affrontare il problema della prematurità si rivolge a strutture in grado di offrire assistenza, quindi al di fuori della provincia.

Forse le iniziative dovrebbero coinvolgere maggiormente un presidio ospedaliero che ad oggi non ha strutture e infrastrutture in grado di supportare tale problematica, sia per il neonato che per i suoi genitori. Perché per ogni bambino prematuro ci sono anche dei genitori prematuri...

Forse sarebbe più utile che, nel giorno della prematurità, l'ospedale parlasse delle iniziative e/o progetti che il SSN può promuovere in un territorio privo di infrastrutture per prematuri. Sarebbe davvero utile capire se, alla vigilia del 2024, si può sperare di avere un ospedale con una TIN.

Sinceramente, se dovessi avere un risultato con le iniziative di sensibilizzazione per la prematurità, penserei ad avere un risvolto concreto, rivolto soprattutto a chi dovrà affrontare questo difficile e doloroso percorso.

Un affettuoso saluto da una mamma di bambini prematuri.

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“Perché non la comprate, tin!”
(Semi-cit. G.Bracardi)