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Prime proteste dei pazienti per la riforma dell'ADI. C'è chi è pronto a denunciare. Chi ha voluto l'algoritmo? Quinta puntata...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Un algoritmo che cercherà di portare tutte le cooperative allo stesso livello di pazienti. L'ADI è nelle mani di  un algoritmo che non tiene minimamente in considerazione che dietro quei numeri ci sono pazienti, malati e le famiglie di pazienti, utenti e malati.
Se sul territorio teramano, pescarese, aquilano e chietino ci sono da anni delle cooperative che hanno trasformato il servizio tra alti e pochi bassi un punto di orgoglio sanitario ed empatico perchè rovinare e rendere più lento e cervellotico il servizio? Come si può pensare che da un giorno all'altro ci siano nuove cooperative in grado di avere il numero essenziale di attrezzature e di personale? Che cosa accade fuori dal mondo degli algoritmi di calcolo? Che un paziente sia da giorni in attesa dei suoi infermieri e che abbia deciso di rivolgersi alla Procura della Repubblica. Giorni di attesa e Procura della Repubblica. Questa è Sanità? Risulta ver che le asl provvederanno a chiedere alle cooperative ulteriori tagli tra il 2 e 5% dei costi? Chi pagherà questi eventuali tagli? 
Leggete l'arzigogolo del nuovo appalto "Il criterio della “rotazione” è stato introdotto nell’appalto al fine di evitare il consolidarsi di rapporti solo con alcune imprese, favorendo la distribuzione temporale delle opportunità degli operatori economici di essere affidatari di un contratto pubblico. Al fine di garantire massima trasparenza nella rotazione, si procederà una tantum ad un sorteggio pubblico per definire un ordine di partenza".

Ordine di partenza? Tantum? 
La politica?
Consa ne pensa l'ass. alla Sanità Nicoletta Verì?
Cosa ne pensa il Presidente della Commissione Sanità Paolo Gatti?
Gli altri consiglieri regionali delle quattro province?

....a caval donato non si guarda in bocca, vero? 

  

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