Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta che il Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, nella sua veste di Segretario regionale ANCI e l’assessore alla Cultura Andrea Core hanno inviato stamane a Piero Fioretti, assessore all’Istruzione della Regione Abruzzo, chiedendo lo spostamento della data di apertura delle attività scolastiche.
Gentilissimo,
siamo ormai a poche settimane dalla riapertura delle scuole, programmata da calendario scolastico per il prossimo 14 settembre: tutti gli attori in campo, dalle istituzioni ai dirigenti scolastici, passando per le famiglie, stanno svolgendo la propria parte, necessaria per fa sì che il rientro avvenga in sicurezza, tanto per le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi, quanto per tutti gli operatori del settore.
Come ben sai, le problematiche del distanziamento e ancor più della sanificazione rappresentano la principale incertezza, anche a fronte di linee guida che comprensibilmente e compatibilmente con l’evolvere della situazione in merito ai contagi, potranno certamente variare. Inoltre esse rappresenteranno la spesa maggiormente aumentata rispetto a quella degli anni passati.
I prossimi 20 e 21 settembre si svolgeranno anche le consultazioni referendarie: un appuntamento per il quale noi, istituzioni tutte, abbiamo il dovere politico e morale di favorire al massimo la partecipazione popolare, come previsto dalla nostra Costituzione. Consultazioni che, come è sempre stato negli ultimi anni, si svolgeranno fisicamente anche nei plessi scolastici comunali e provinciali.
Tutto questo evidentemente rappresenta un ulteriore fronte critico: negli stessi luoghi dove dovranno rientrare le nostre bambine e i nostri bambini, le nostre ragazze e i nostri ragazzi, si concentreranno sicuramente molti cittadini, esterni al mondo della scuola.
In considerazione del fatto che quest’anno le procedure di pulizia, igienizzazione e sanificazione, oltre che di costituzione dei seggi e relativa fase di disallestimento richiederanno tempistiche maggiori, e in considerazione dell’aumento di costi per le attività di sanificazione da mettere in campo prima e dopo (a prescindere che queste siano a carico dello Stato, delle Regioni, delle Province o dei Comuni: sempre soldi dei contribuenti sono!), mi permetto di stimolare una riflessione, nata all’interno del nostro Comune insieme all’Assessore all’Istruzione Andrea Core e della comunità scolastica tutta, sulla possibile riapertura delle scuole una volta che le procedure elettorali saranno ultimate. Si tratterebbe di uno spostamento che inciderebbe su pochi giorni, consentirebbe un consistente risparmio e garantirebbe una maggiore sicurezza a tutti noi.
Sono certo che vorrai prendere in considerazione un’ipotesi che è già realtà in altre regioni, e che ha già trovato ampio e trasversale consenso all’interno dell’ANCI Abruzzo.
Del resto, noi Comuni siamo al lavoro già da molto tempo, svolgendo al meglio delle nostre possibilità un ruolo assai complesso. Siamo certi che troveremo nella Regione Abruzzo una valida sponda per continuare a coniugare diritti e doveri di istituzioni e cittadini.
Ringraziandoti per l’attenzione che sicuramente vorrai dedicare al tema,
cordialmente
Gianguido D’Alberto
Sindaco di Teramo
Presidente ANCI Abruzzo
Commenta
Commenti
Il Sindaco è preoccupato per le elezioni, ma la responsabilità sugli alunni e sui docenti di chi è? Di chi è la responsabilità sulla presenza di spazzatura e topi in città? Farebbero firmare una liberatoria per l'ingresso a scuola. Chi ci dice la verità su questa pietosa situazione?
Grazie per il pensiero, chiedete però di spostare di una settimana per rendere più adeguati gli spazi scuola, fare test sierologici a docenti, e iniziare con personale totalmente pronto.
Sarebbe ora di non utilizzare più gli edifici scolastici come sedi elettorali, e questo poteva essere un’ottima occasione per farlo.
A questo punto, per risparmiare soldi dei contribuenti e fare una figura ancora migliore, il sindaco avrebbe fatto bene a chiedere la chiusura delle scuole per l’intero anno scolastico visto che, a quanto pare, non considera minimamente gli interessi delle famiglie e soprattutto degli alunni già privati di buona parte dello scorso anno scolastico.
Caro Sindaco, ma come?
Durante tutto il periodo del click down l'abbiamo letta ed ascoltata ovunque mentre, implacabile, insegnava (a posteriori) cosa fare meglio e di piu all'istituzione sanitaria. Mentre tacciava l'Asl di disorganizzazione e la giudicava senza processo colpevole di avere generato lazzaretti nosocomiali.
Ha sostenuto senza timore che l'Asl avrebbe dovuto agire prima e meglio. Al primo starnuto in Cina avrebbe dovuto sanificare, procacciare Dpi e fare tamponi come se non ci fosse un domani e come sd non ci fossero le regole che via via venivano adottate a livello nazionale e regionale.
Adesso che la mano sta a lei e non a sorpresa; adesso che si sanno il dove, il come ed il quando lei chiede di procrastinare l'apertura delle scuole per problemi di sanificazione e distanziamento.. e di spesa.
E fino ad adesso a cosa ha pensato?
Che posso dirle? Visto che a parole, e soprattutto a posteriori, sapeva fare tutto meglio al posto della Asl, chieda consiglio al direttore generale che mi sembra se la sia cavata bene nonostante tutto e tutti (soprattutto lei).
Oh sindaco ma si rende conto? Lei chiede di prorogare la riapertura al 23 settembre per via di elezioni referendarie. Ma il referendum è nazionale quindi l intero paese dovrebbe chiedere la proroga per la riapertura perche solo teramo? Siamo sempre speciali o dobbiamo sempre farci riconoscere le nostre incapacità organizzative? Sinfaco per favore. Lavori seriamente e rispetti la fata nazionale del 14 settembre
Che facessero il referendum all'aperto vista l'emergenza..basta con l'utilizzo delle scuole !
Se la finissimo di usare le scuole come seggi elettorali forse sarebbe meglio!!
Caro sindaco,Cosa non si fa per i voti!!! E l'ennesima dimostrazione che dell'educazione scolastica non gli importa nulla. Teramo 2020 e questa!!