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Amministrative: Luigi D'Eramo è un "pastore senza pecore"...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Ci proviamo. Ci proviamo questa volta a partire da Andrea Camilleri e il suo Pastore e le pecore che si lasciarono morire di fame e sete in una lunga e assistita agonia dentro le celle claustrali di un convento di antica e macerata santità era il vescovo di Agrigento Giovanni Battista Peruzzo: il «vescovo dei contadini» che, in nome della giustizia sociale, e a dispetto del professato anticomunismo, aveva messo il suo carisma e la sua possente eloquenza al servizio dei deboli e degli abbandonati: contro gli agrari; e contro quella «struttura di peccato», che era il latifondo incolto".

Luigi D'Eramo abile coordinatore regionale della Lega di Salvini in Abruzzo e immaginifico Sottosegretario alla Agricoltura, non può essere  arrivato a pensare che gli iscritti e gli elettori della Lega di Salvini a Teramo siano delle pecore. Impossibile.  Soltanto perchè gli iscritti e gli elettori della Lega di Salvini a Teramo non comprendono il trattamento poco politico e poco umano per l'assenza della candidatura a sindaco di Teramo, dell'assessore più votato in provincia di Teramo, Pietro Quaresimale. Luigi D'Eramo dovrebbe spiegare la sua tattica politica, la sua strategia. Altrimenti  non conosce i teramani. I teramani non sono pecore. Luigi D'Eramo non conosce i teramani  e da teramano le posso dire, caro coordinatore regionale della Lega di Salvini in Abruzzo che la motivazione del Tavolo Politico Nazionale regge come può reggere uno sgabello senza piedi. Lei non risponde al telefono e quando risponde rinvia le interviste senza ascoltare le domande. Ne esiste una sola. La Lega di Salvini da lei rappresentata e che a nostro avviso rischia il commissariamento del post elezione, è con il suo assessore regionale, si o no? 
Mi ricordo un termine che ho molto amato. Lei che rappresenta l'Italia come Sottosegretario per l'Agricoltura  conoscerà senza il minimo dubbio.
Ortizzare che non deriva dall'orto agricolo come sicuramente mi avrebbe anticipato ma dalle lettere di Jacopo Ortis. Significa tormentarsi per passione e onore.
Pietro Quaresimale è un uomo di partito e rimarrà in silenzio. I suoi elettori sapranno ortizzarsi fino alla giusta scelta. 

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Commenti

Ma perché il PD non candida Giovanni Cavallari a Sindaco,uomo con buona esperienza politica, tecnico molto capace,persona seria ed onesta che riesce ad ascoltare l'uomo della strada,un politico che esprime la sua graditudine a chi collabora e bene con lui.Mi chiedo quindi perché non candidarlo,a meno che,per sua libera scelta non lo voglia.Abbiamo bisogno di queste persone......

“Non ne ha tal donde di siffatte ciuffole?”
(J. Ortis - R. Cremona)

...credo che a questo punto Quaresimale per salvarsi da questa situazione dovrebbe fare un passo indietro... tanto ormai è chiaro che su di lui ci sia piu di qualche veto...

Riflessioni di una persona COMUNE a tempo debito.
La FAMA è labile, la POPOLARITÀ un caso, il CONSENSO prende il volo !
Pregiato sottosegretario D'Eramo, timidamente Le ricordo, che se il Suo patrimonio elettorale è resistente, resistenti sono gli amici, ma se questa preziosa ricchezza vacilla, vacillano anche gli AMICI.
Il fout savoir
Aznavour

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Mon amour
Je t'aime!