Salta al contenuto principale

Solidarietà a Lilli Mandara...

di Anonimo
5 minuti

Doveroso esprimere solidarietà a Lilli Mandara oggetto di un'iniziativa vendicativa di Mario Amicone che dà la misura del personaggio.
La vecchia DC aveva tanti difetti ma almeno era caratterizzata da una certa bonomia e tolleranza verso chi la criticava e la raccontava.
Questi post-democristiani che di quella storia conservano solo i difetti invece hanno uno stile arrogante e intimidatorio proprio di chi trova insopportabile la critica.
Dovrebbero vergognarsi Chiodi e D'Alfonso che hanno nominato e mantenuto alla guida dell'ARTA un personaggio come Amicone 
con cui sono onorato di avere rapporti soltanto di scontro.
In un qualsiasi paese a nord delle Alpi uno che mandava sms a Lavitola per chiedere incarichi pubblici si sarebbe dovuto ritirare a vita privata. 
In Abruzzo continua a dirigere l'ARTA.
Maurizio Acerbo, Rifondazione Comunista

 

Suscita sgomento e preoccupazione la vicenda della collega Lilli Mandara, giornalista abruzzese già in forza alla redazione di Pescara del Messaggero". Lo afferma Raffaele Lorusso, segretario generale della FNSI. "Nei prossimi giorni - dice Lorusso - la collega subirà il pignoramento di alcuni beni per via di una condanna a risarcire il direttore dell'Agenzia regionale per l'ambiente, Mario Amicone. La storia risale agli anni in cui la collega era dipendente del Messaggero: venne trascinata in giudizio, insieme con l'allora direttore e con l'editore della testata, per una serie di articoli ritenuti diffamatori. È però inaccettabile che, nonostante la collega sia stata condannata in solido insieme con il direttore e l'editore, l'atto di precetto per l'intera somma di 45mila euro sia stato notificato soltanto a lei pretendendone il pagamento per intero. La vicenda si qualifica da sola. Si tratta di un tentativo di intimidire una collega coraggiosa, che anche adesso che svolge l'attività giornalistica come freelance, curando il blog Maperò, continua a fare il proprio dovere e a denunciare episodi di cattiva amministrazione e di cattiva politica. La Federazione nazionale della Stampa è al fianco della collega e rinnova l'invito a tenere alta la guardia contro tutti i tentativi di imbavagliare la stampa e di mortificare il diritto di cronaca".Il segretario della FNSI Raffaele Lorusso Federazione Nazionale della Stampa Italiana

Gli attacchi alla libertà di stampa sembrano non avere più limiti. Ogni giorno che passa siamo costretti a registrare salti di qualità e innovative metodologie di intimidazioni nei confronti dei giornalisti tali da rendere effettivamente congruenti le classifiche che pongono il nostro paese a livelli non invidiabili sotto il profilo dell'esercizio del diritto-dovere di cronaca e di critica. L'ultima innovazione intimidatoria, che ha anche il sapore di una vendetta politica "postuma", arriva da un politico che ha ingiunto un pignoramento per oltre 45 mila euro nei confronti della giornalista Lilly Mandara, condannata per diffamazione, insieme all'ex direttore del quotidiano di cui era dipendente, Il Messaggero, per una vicenda datata tre anni fa. Ebbene il personaggio in questione, che oggi dirige un Ente regionale, ha volutamente ignorato il direttore e l'editore, che avrebbero potuto soddisfare, grazie alle garanzie assicurative, la sua pretesa risarcitoria, per scaricarla interamente sulla collega che nei prossimi giorni dovrebbe subire il pignoramento dei beni. L'Ordine dei giornalisti d'Abruzzo non si limita a condannare tale comportamento, ma si adopererà affinché la collega non subisca un'angheria che, ancorché ammantata di legittimità, manifesta una proterva volontà di vendetta che non può essere tollerata dai giornalisti.Stefano Pallotta Presidente Odg Abruzzo                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 Un abbraccio Lilli... Giancarlo Falconi

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Vecchi arnesi...fanno fatica con l'italiano...figurarsi con l'effetto serra....resto in fiduciosa attesa del prossimo incarico....direzione del laboratorio del Gran Sasso...
A sentir parlare di Pallotta mi viene da ridere. A crepapelle.
Come ho già avuto modo di dire la libertà di stampa (anche quella faziosa) va difesa a tutti i costi. Purtroppo sono pochi a capirlo.
si dovrebbero vergognare i politicanti che nominano certi individui!!