Partito del Rispetto e della Libertà (il liberal-conservatore ed europeista Tisza, dall’acronimo magiaro) guidato da Péter Magyar e il Fidesz del premier ungherese Viktor Orbán.
Stiamo scrivendo delle prossime elezioni in Ungheria del 2026 dove il Presidente della Provincia di Teramo, Camillo D'Angelo, avrebbe più possibilità di essere eletto che in Abruzzo con la sua candidatura onanistica a presidente della Regione.
Vi ricordo che D'Angelo come l'unica esperienza elettorale con il voto vero vero, quello delle verità vere e altri matrimoni, risale a Valle Castellana. Più o meno mille persone aventi diritto al voto.
Prima della sua autocandidatura a Presidente della Regione Abruzzo, la più clamorosa figuraccia ricordata in provincia di Teramo ma sicuramente con una immensa dote di amore nei confronti di se stesso, Camillo D'Angelo aveva provato a diventare il segretario regionale del Partito Democratico.
Una notizia non notizia ma che diventa notizia, quando chi ha firmato a suo favore e per tenerezza evito di fare i nomi non era a conoscenza della incompatibilità di una simile candidatura perchè D'Angelo ricopriva il ruolo di Presidente della Provincia di Teramo. Sarebbe stato lo stesso come sindaco del capoluogo. Ecco un'altra esibizione Dangiolesca che pesa e che spiega la crisi del Partito Democratico con simili dirigenti o tesserati. In molti dovrebbe riconsegnare la tessera per mancata conoscenza dello Statuto e ignoranza tacita.
Vi aiuto. Art. 21. Questa incompatibilità è stata introdotta per ragioni di trasparenza e per evitare che una singola persona possa concentrare troppo potere nelle sue mani, sia all'interno del partito che nelle istituzioni.
Camillo D'Angelo potrebbe alla fine aspirare anche al ruolo di sindaco di Teramo, dopo i successi del Delfico e dopo che il sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto, annuncerà la sua candidatura alle politiche per il 2027. Buona corsa a tutti, noi abbiamo il fiatone.
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