Era il mese di luglio del 2005 quando, durante un viaggio a Londra, mi sono recato a visitare l’ “Arsenal Stadium”, meglio conosciuto come Highbury. Fermata della metropolitana? Arsenal ovviamente. Entrato mi sono inginocchiato perché quello era il tempio del calcio. Costruito nel 1913 aveva visto l’Italia campione del mondo uscire sconfitta nel 1934 per 3-2 dall’Inghilterra che a quel tempo non partecipava ai mondiali. Loro erano i custodi del calcio e non si mischiavano ai “parvenu”. L’onore a quell’impianto, alla sua storia e ai “Leoni di Highbury”, come erano stati soprannominati gli azzurri, era dovuto. Due anni dopo, nel 2006, nella patria del rispetto della tradizione e della sua storia: l’Inghilterra, veniva abbattuto perchè ritenuto obsoleto. Stessa sorte per Wembley, buttato giù e ricostruito. Di fronte a questi giganti della storia del calcio, che valore può avere il vecchio Comunale di Teramo? Costruito nel 1929 non ha mantenuto nulla della sua struttura iniziale. La tribuna è stata rifatta nel 1980 e poi modificata ancora, le curve sono del 1974 e il vecchio “prato” è stato cambiato. Se hanno abbattuto il tempio del calcio, perchè continuare a difendere una struttura che non è antica, non è storica ma è solo vecchia. Un rudere potremmo dire. Chi scrive ha trascorso in quel posto gli anni più belli della sua vita professionale. Tanti e intensi. Talmente tanti che chi oggi si erge a difesa del Comunale non può nè vantare e neppure immaginare. Sapete cosa era diventato quell’impianto? Un covo di topi e ratti che ne infestavano gli spogliatoio e i locali antistanti. Un posto dove pioveva dentro tutte le stanze e la muffa la faceva da padrona. Leo Rastelli, lo storico magazziniere, combatteva tutti i giorni per renderlo al massimo dignitoso. Di storico non aveva e non ha più nulla, neppure dal punto di vista sportivo. Una ventina di campionati di Serie C e tanto dilettantismo. La città di Teramo ha mutato completamente la sua struttura urbanistica. Lì dove allora si giocava oggi non si potrebbe fare più. Donare quello spazio alla cultura, ai servizi cittadini, in quella zona, sarebbe cosa buona e giusta. La battaglia condotta da chi ignora completamente la storia della città e di quel luogo, non è solo anacronistica ma soprattutto strumentale e illogica. Se penso che tra chi la conduce, in quel luogo non ci ha mai messo piede e non ne ha mai respirato l’odore dell’erba del campo e quello della muffa degli spogliatoi, mi viene da ridere. E’ giusto conservare il patrimonio di una città ma a Teramo questo è composto da altro. Dal Teatro Romano, da quello che resta dell’anfiteatro, dalla Cattedrale, dai resti romani e medioevali della città. Sicuramente non da un rudere figlio degli anni 70 e 80. La storia del calcio teramano è rappresentata dai suoi successi e dalle sue sconfitte, dai suoi eroi in campo e sugli spalti. Dai campionati vinti, quelli persi, dalle gioie e dai dolori. Il ricordo del gol di Giancarlo Pulitelli sotto la “Est”, quella vera, nel derby con il Giulianova nel 74, realizzato a Tuccella dalla linea di fondo campo, resta nella storia ma la porta non c’è più. Hanno abbattuto Highbury, hanno modificato Wembley e il centrale di Wimbledon. A Liverpool la Kop esiste ancora e non è sicuramente una “strana” curva est che si trova a sud. Il tempo passa, la geografia cambia, la difesa dell’indifendibile non può tenere ostaggio una città già con problemi molto più importanti irrisolti e, soprattutto, non si può assolutamente far valere le proprie idee con la violenza verbale. L’ignoranza e l’inciviltà non ha mai difeso nulla, tanto meno la storia, anzi.
Alfredo Giovannozzi
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Commenti
Cazzata, il polo scolastico va fatto al bonolis.....c'è più spazio.
Un bravo al signor Giovannozzi ma con una precisazione; un campus sì ma sportivo e multidisciplinare con area verde a disposizione di TUTTI.
Hai centrato il punto, difendere il nulla.
Hai centrato il punto, difendere il nulla.
alfrè, ma va a zappá nzimbr a cuss'addr cambiaun
Lo stadio comunale di Teramo non è figlio degli anni 70 e 80 ma è stato inaugurato il 1929 ( quasi 100 anni fa) . Ovviamente nel corso degli anni ha subito ( come San Siro Olimpico il nuovo dell'Atalanta e tantissimi altri ancora) tante modifiche. È ovvio che occorre ristrutturarlo ma non dobbiamo essere stati necessariamente in serie A per dare lustro ad uno stadio. Io ho quasi 70 anni e allo stadio
comunale ho visto più partite di te. Anche il Colosseo è un gigante rispetto an nostro anfiteatro ma non per questo dobbiamo abbatterlo.
Perfettamente d'accordo
A teramo hanno consentito di far comandare 4 facinorosi che fanno il bello e il cattivo tempo, che si permettono di urlare offendere aggredire senza nessun limite, cario giovannozzi questa città vive talmente di tanta ignoranza che non potrà mai cambiare, ma del resto si vede dai tanti ruderi che ha e dal senso di immobilismo in cui per decenni è rimasta...chi ha capito questo ha preferito fuggire da teramo e andare altrove chi invece ha il senso del dominio del nulla perché teramo ornai è il nulla continua a rimanere qui urlando e pensando che il tempo debba rimanere immobile
Analisi perfetta!