Scrivere e raccontare la cronaca è motivo di orgoglio. Erano talmente pochi gli ultras nella mitica curva est della Città ( ricordo i Devil's Korps in trasferta a Genoa nel 2003. Altra storia) di Teramo che ho sentito in maniera sbiadita i cori dei tifosi e sinceramente me ne scuso.
Sono stati alcuni miei colleghi e altri ragazzi a fugare i dubbi di udito. " Giornalista lurido infame". Non ho letto nulla negli articoli della stampa sportiva di Teramo che è sempre molto attenta e puntuale. Peccato. Al di là del testo dei trapperisti dell'ultima ora che richiamerebbe studi di ermeneutica ed eugeneutica da Aristotele a Giorgio Vattimo, da Platone fino a Henry Osborn.
Ricordiamo a noi stessi una delle regole più importanti del lavoro del giornalista " Tutelare la dignità del lavoro giornalistico e promuovere la solidarietà fra colleghi...".
Esprimo quindi la solidarietà al giornalista o ai giornalisti offesi e dileggiati, ritenendo che sia un fatto di inaudita gravità. Attendo il comunicato della società della Città di Teramo, il cui presidente, Filippo DiAntonio è anche Editore di una importante testata giornalistica televisiva come Super J. Di Antonio saprà dimostrare la giusta sensibilità di educatore con una forte presa di posizione.
Sarà l'Ordine d'Abruzzo sicuramente a stigmatizzare l'accaduto e così anche il sindacato dei giornalisti. Nel frattempo denuncio con biasimo ogni forma di minaccia e di vero e proprio dileggio intimidatorio nei confronti del ruolo di giornalista. Questa storia sta sfuggendo di mano ed è stata sottovalutata da alcune e importanti Istituzioni teramane. Un brutto e preoccupante segnale.

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Commenti
Nell’esprimere solidarietà al giornalista, direi che è giunta l’ora di una bella querela, e visto che i presenti alla partita sono presto individuati…. Il gioco è fatto
Hanno viziato questi balordi con milioni di euro per il Bonolis, con il non mettere a disposizione l'ex comunale, ed ecco i risultati...
Squallore distribuito
Dovrebbero essere gli stessi tifosi “veri” a isolare le mele marce. Dubito che la società prenda posizioni “forti” perché non vogliono mettersi contro il tifo “organizzato” per le conseguenze che ciò comporterebbe. Tutto ciò è molto triste ma con gli analfabeti e’ duro ragionare. Non ci si dovrebbe rassegnare al peggio ma non ho soluzioni da proporre. La scuola la famiglia la cultura ma per certi soggetti tutto ciò sono parole senza senso.