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Teramo post Covid 19- prima puntata

2 minuti

La crinolina era un accessorio della biancheria intima femminile utilizzato nell’800; una struttura rigida circolare che sosteneva e rendeva gonfie le gonne. In questi giorni di semi clausura, con fughe nel web mi sono imbattuto in un video di un artista canadese che ha realizzato una specie di crinolina a forma di ruota dal raggio di due metri. Una crinolina per il distanziamento sociale. Daniel Rotsztain, questo è il nome del performer, ha provato ad andare in giro a piedi per Toronto per verificare cosa significhi attuare il distanziamento nella città in cui si vive. Varie sono state le difficoltà che ha incontrato. Toronto ha oltre 3 milioni di abitanti. Teramo 53 mila. Sarebbe interessante sperimentare, per le vie teramane, la crinolina circolare per verificare le criticità ma anche le potenzialità e scoprire cosa accade volendo mantenere le distanze richieste dalle ordinanze.

Il video di YouTube è solo un’occasione per ragionare su come potrebbe essere la città post covid-19. Questo lungo isolamento, fisico, tra le mura domestiche porta il pensiero ad uscire per interrogarsi sulla importanza dello spazio urbano. Cosa è la città? La città è una delle più grandi invenzioni dell’umanità che ha preso forma, nel tempo, per facilitare essenzialmente quattro funzioni: gli scambi commerciali, l’amministrazione governativa, l’esercizio del culto e l’interazione sociale. Tutto questo perché la caratteristica prima della città è la vicinanza tra le persone, le attività e le cose. È proprio la vicinanza la forza, ma anche la debolezza della città. Ora è chiaro che la città post covid-19 dovrà diventare un luogo preparato a resistere al prossimo urto epidemico. Nello specifico di Teramo, direi, tutto questo è da affiancare anche alla memoria dei recenti terremoti.

La tecnologia ci ha aiutati e continuerà ad essere di ausilio. Sarà necessario un grande sforzo per un ripensare lo spazio pubblico, ma ciò non basterà. Il lungo tempo in casa, infatti, ci ha fatto capire che vanno ripensate anche le forme dell’abitare e con esse del lavorare. Ma perché si possa essere pronti occorre anche un potente rete sanitaria, nell’ordinario e nella emergenza.

Spazio pubblico, nuove forme dell’abitare/lavorare, progetto per la salute. Questi sono i tre temi centrali della città post epidemica. Teramo ha caratteristiche territoriali molto specifiche ed un patrimonio urbanistico e architettonico di grande interesse, un potenziale per attuare da subito, e poi nel tempo, alcune delle politiche necessarie alla citta post covid-19.

(continua)

Luca Falconi Di Francesco

Questo è il link del video:

https://www.youtube.com/watch?v=_xX7a2uq2Pg&feature=youtu.be

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