C'è sempre un scusa quando si uccide un albero.
C'è sempre una scusa quando si oscura di scure una vita che pulsa e che racconta il tempo e il battito.
C'è sempre una scusa quando si condanna una città, un quartiere a non respirare, a non vedere piccole esistenze che si rincorrono minuto per minuto.
Gli alberi sono clessidre.
Il sidro dei ricordi.
Granelli di sabbia per castelli in aria.
Gli alberi sono dipinti in movimento delle quattro stagioni tra un Vivaldi personale e una personale di colori.
Guardate le foto. ( grazie a Valentina Pagliuca)
Prima e dopo la cura.
Guardate le foto...ora ci saranno meno aghi di pino da raccogliere.
Ora ci sarà meno resina.
Ora ci sarà più luce e tutti diranno che erano alberi malati.
Pericolosi.
Noi faremo accesso agli atti al Comune di Teramo che dovrà mostrare per legge la relazione di un agronomo che certificava la patologia che ha reso minima la resistenza meccanica delle piante.
Vero?
Perchè hanno rubato il verde dei bambini della scuola materna di via Diaz?
Sarebbe un gesto civile la piantumazione di nuovi arbusti.
Un modo per chiedere scusa al presente e poter garantire alla prossima generazione un'altra aria.
Teramo ha bisogno di respirare.

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