Decidi di partire alle sei del mattino.
Ami Giulianova, la sua alba e il ricordo di un divenire tramonto.
Quella luce in comune.
Decidi che per due ore smetti di pensare alla raccolta firme, alla sanità, al ruzzo, alle piccole grandi violenze del quotidiano.
Decidi che quella è una passeggiata scacciapensieri.
Una mattinata tutta per me.
Non ero solo.
Due anziani si tengono per mano. Moglie e marito da sempre.
Sono sempre gli stessi negli ultimi 30 anni.
Riconosco il liso berretto rosso.
Siamo diventati meno giovani, insieme.
Non ero solo.
Il trattore, ricopre l'ennesimo canale di scolo e cerca con la sabbia di soffocarne l'odore.
Non siamo soli, un topo di fogna sbarca sulla spiaggia e si anima di allegria.
Saltella... sembra in affanno.
Una coda lunga e piccoli cerchi della vita.
Quante malattie?
Un'enciclopedia.
Ma tra San Benedetto a Pescara è vietato parlare di divieti.
Ti denunciano.
Intanto aumentano i piccoli ricoveri.
L'acqua del mare è pulita? Chiaro?
Ho molti dubbi.
Torno sotto l'ombrellone. Leggo il Corriere della Sera e la grazia del disgraziato.
Ecco l'altro sbarco.
I questuanti.
Finti zoppi miracolati a fine giornata.
Poi, una donna che si copre il viso e fa bene, perchè è un reato usare un bambino per chiedere l'elemosina.
Un reato doppio.
Allatta con quel senso materno che diventa una bestemmia.
Allatta e di litania chiede aiuto.
Il cuore e la mia mano la raggiungono.
Le faccio diverse foto. Le parlo.
Mi invita a farmi gli affari miei...non ci riesco.
Un suo amico d'improvviso mi strilla. Sono testardo.
Non ho paura...
Intanto le forze dell'ordine sequestrano le borse finte, lei diventa invisibile.
Quel bamnino non esiste....tra le ombre degli ombrelloni.
Finti uomini e donne.
Come le nostre coscienze.

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Si lo sa mia madre, ma per le mamme, ogni figlio è bello.....e io sono contento di esere un coglione.
Sono felice che un giorno comprenderai che solo grazie a me,ti sentirai completo.
Un abbraccio....