I critici quelli bravi, quelli presi in giro per genetica da Zalone hanno bocciato sonoramente Buen Camino del buon Luca Pasquale Medici. Il Checco nazionale in realtà non ha mai preteso di vincere l'oscar ma di contagiare la nostra autoimmune ironia con l'autoironia. Un film che fa ridere sopra e sotto le figure retoriche condito dall'assenza di scrittura. Il fantasma sceneggiato è stato scritturato perchè totalmente inutile, visto il ritmo di battute con una salsa che salva il quotidiano e l'esistenza. Fa sorridere, fa sogghignare, fa amareggiare. Tende a sfumare il difficile rapporto tra genitori e figli. Pedagogico. Nutre la radice dell'amore attraverso il radicale cambiamento della propria realtà, dei propri privilegi per non perdere l'essenziale della vita. Superficiale nella caratterizzazione dei personaggi, profondo nella assenza di carattere dei protagonisti. Una questione di cultura, sensibilità e capacità di lettura. Ci ha fatto ridere ma noi siamo ignoranti e leggeri.
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