Il mondo del Ruzzo visto attraverso due report complessi.
Quello della Uil fatto di domande, di analisi tecniche, sociali, di denuncia e quello de I Due Punti, costruito attraverso visure nazionali e internazionali.
Vi abbiamo portato in Montenegro e in Romania seguendo le tracce di società correlate anche con l'Aca di Pescara come l'Idros srl, ora in liquidazione e che aveva solo spese di rappresentanza nei suo bilanci.
www.iduepunti.it/la-voce/29_gennaio_2013/il-ruzzo-vola-romaniaprima-puntata
www.iduepunti.it/la-voce/3_febbraio_2013/il-ruzzo-vola-montenegroseconda-puntata
In questo articolo ci concentreremo nell'evidenziare le responsabilità dei soci del Ruzzo...I Sindaci.
In attesa godotiana dell'inchiesta della Prcoura di Teramo.
Siamo convinti che Il Ruzzo abbia mal gestito in un recente passato, le risorse economiche della società acquedottistica, portandola ad avere debiti per quasi cento milioni di euro.
Fuori cantiere o dentro cantiere.
Somme urgenze o con profumati ad personam.
I sindaci del Ruzzo hanno con la loro "leggera" condotta posto in serio pericolo di fallimento tutti i cittadini dei Comuni soci della società in house.
Scrive la UIL di Teramo"
Per il semplice motivo che essi rappresentano la proprietà e, quindi, diretti responsabili delle sorti societarie. E non solo. Riteniamo che, da parte dei Sindaci, il rigore e l'attenzione avrebbero dovuto rafforzarsi siccome custodi e garanti dei diritti, degli interessi e delle aspettative dei cittadini delle rispettive comunità amministrate, senza contare, poi, il dovere morale, etico e politico verso i numerosi lavoratori che operano nelle varie Amministrazioni Comunali che meritano rispetto e migliori tutele, considerazioni e salvaguardie (la tutela del posto di lavoro è la più efficace difesa e la più valida protezione del lavoratore).
In sostanza i Sindaci avrebbero dovuto intervenire senza esitazioni per interrompere lo sperpero e lo scialacquamento delle risorse pubbliche in atto presso la società in house, per meglio tutelare i rispettivi bilanci comunali e per garantire al meglio i propri dipendenti dal rischio di ipotizzabili dichiarazioni di esuberi di personale, a causa e per effetto dell'eventualità di un non rispetto dei patti di stabilità.
Per rafforzare il concetto, non deve essere sottaciuto il fatto che, siccome una qualsivoglia società in house providing, in quanto tale, seppur a totale capitale pubblico, attraverso l'attivazione delle procedure di legge, potrebbe trovarsi in uno stato di insolvenza che ne determinerebbe il fallimento, in presenza di una siffatta, malaugurata e disgraziata, ipotesi, potrebbe concretizzarsi l'immediata conseguenza che vedrebbe i Comuni interessati, ovviamente pro quota, essere chiamati a rispondere dei debiti maturati, riconosciuti e certificati.
E, a mò d'esempio, vi immaginate cosa possa succedere al Comune di Teramo o al Comune di Giulianova in caso di riconoscimento della propria parte di debito derivante dalla Ruzzo Reti".
L'unica soluzione?
La legalità attraverso un chiarimento debitorio come in fondo sta avvenendo in questi mesi.
Un rapporto diretto con i creditori e la quantificazione delle responsabilità dei dipendenti.
Un serio piano industriale che possa far diventare la nostra acqua, garanzia di salute e di reddito.
Nuove condotte per evitare la dispersione e mini idroelettrico.
Valutazione dei Dirigenti e via discorrendo, attraverso uno storico tra lavori per somme urgenze e altre commissioni.
Controllo sulle carte di credito e società collegate.
Controlli sui lavori regressi dal potabilizzatore al raddoppio dello stesso.
L'eticità come Statuto e come ritorno al passato in cui la dirigenza dell'acquedotto si vantava nei propri libri contabili di acquistare buoni dello Stato.
Altri signori...la Procura arriverà....
...e non finisce qui....
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