Mettete insieme tre sindacati.
Cgil, Cisl e Uil.
Tutti Fpl.
Mettete il Presidente e il Direttore della Camera di Commercio di Teramo in fuga da ogni tavolo di concertazione.
Mettete un pensiero univoco che ha del clamoroso come un comunicato stampa incompreso.
" ...La Camera di Commercio di Teramo, avente un organico complessivo di circa 50 unità, irragionevolmente sia articolata mediante una struttura amministrativa c.d. “complessa” (aspetto che nulla aggiunge ai fini dell'organizzazione, dell'efficienza, dell'efficacia e del buon andamento dell'Ente, e che non é dato riscontrare analoghe equivalenze in altre realtà provinciali rientranti all'interno del comparto degli Enti Locali ed assoggettati allo stesso contratto nazionale di lavoro); sta di fatto che tale “ingegneristica organizzativa” comporta un surplus di costi a vantaggio del massimo organo burocratico, la cui valenza stipendiale risulta, così, essere sensibilmente superiore rispetto agli altri Dirigenti operanti nel territorio provinciale.
Ulteriore segnacolo di iniquità lo si potrà desumere dalla semplice comparazione delle somme assegnate al fondo del salario accessorio riservato alla Dirigenza (3 unità, di cui 1 a termine), pari ad euro 244.000 (mediamente circa 81.000 euro per ciascun Dirigente), con quelle destinate al fondo del comparto impiegatizio (45 dipendenti), determinate in euro 224.000, peraltro soggetto ad imminente riduzione (mediamente circa 4.900 euro per ciascun impiegato).
Tre dirigenti hanno un fondo salario accessorio più nutrito di 45 impiegati.
Questa è classe teramana.
Un modello superiore alla struttura politica.
Qui si diventa un vero e proprio unicun italiano.
...e poi c'è chi cerca una giustificazione all'assenza del Presidente e del Direttore.
I Privilegi sono regi decreti privi di leggi morali...tutto il resto è un tavolo vuoto.
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