La chiamano saudade quella nostalgia dell'anima.
La chiamano politica quando fa comodo e quando i conti non tornano e quando i conti arrivano alla fine del pasto.
La Teramo Ambiente è senza una donna e aveva ragione Maria Cristina Marroni, consigliera comunale di Teramo 3.0 e aveva ragione Lucia Verticelli, vice presidente commissione pari opportunità della Provincia perchè in Comune non è mai esistita, a protestare per un cda della municipalizzata senza quote rosa.
Il sindaco Brucchi spera di arrivare ad Aprile per non dover rispettare la legge sulla parità di genere.
Spera nel tempo misogino e spera di non dover ammettere l'ennesimo errore di valutazione giuridico-amministrativa.
Purtroppo il parere sta arrivando e il gruppo della lista civica che fa riferimento al consigliere regionale Mauro Di Dalmazio, chiederà al Presidente Mattucci un passo indietro come segnale di forte delusione e amarezza per la gestione della Teramo Ambiente, guidata dall'asse Ranalli-Stirpe e altri personaggi in cerca di autore e favori.
La Pianta Organica, chiamata Mansiogramma sarà oggetto di studio del nostro Ingegnere Contabile e valutazione politica attenta molto attenta.
Uno studio che chiederà la lettura e la considerazione di varie spese aziendali.
I segnali di delusione e malcontento si trasferiranno anche in consiglio comunale.
Sfiducia?

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