Leggiamo.
"Il baclofene è un farmaco utilizzato per trattare l'ipertonia, una condizione caratterizzata da un aumento del tono muscolare. L'ipertonia può manifestarsi in diverse patologie, come la sclerosi multipla, la paralisi cerebrale, o lesioni del midollo spinale. Il baclofene agisce riducendo la trasmissione degli impulsi nervosi ai muscoli, alleviando così la spasticità e migliorando la mobilità. La pompa baclofene sottocute, o terapia intratecale con baclofene (ITB), è un dispositivo medico utilizzato per ridurre la spasticità grave, spesso in seguito a lesioni del midollo spinale o malattie neurologiche come la paralisi cerebrale infantile. Il baclofene, un farmaco che rilassa i muscoli, viene erogato continuamente nello spazio intratecale, ovvero vicino al midollo spinale, attraverso un catetere collegato a una piccola pompa impiantata sotto la pelle".
Questa piccola pompa ha bisogno di una ricarica che dura pochi minuti. La ricarica della pompa viene eseguita da personale medico qualificato e richiede una pianificazione accurata per garantire la continuità del trattamento e prevenire la comparsa di sintomi da interruzione del farmaco. A Teramo ancora non è prevista questa procedura. I cittadini teramani sono costretti ad andare a Chieti quattro volte l'anno. Perchè non agevolare chi purtroppo è costretto a combattere ogni giorno per sopravvivere e cercare di migliorare la propria vita e quelle dei propri famigliari?
Ci aiutiamo? La società civile di Teramo deve stringersi intorno ai vertici della asl e aiutare queste famiglie. Non è solo un dovere ma una responsabilità morale. Ora.

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