Picchiato in casa da tre tunisini, derubato, riesce a salvarsi saltando dal balcone al secondo piano. È quanto accaduto nella notte tra il 23 e il 24 settembre a un uomo di Teramo che ha poi sporto denuncia presso la Questura.
Secondo quanto riportato, intorno alla mezzanotte si trovava in piazza in compagnia dei tre ragazzi di origine tunisina e di una ragazza italiana. Poiché era rimasto a piedi, senza mezzi per tornare a casa, sarebbe stato invitato a passare la notte nella loro presunta abitazione in viale Bovio, nei pressi della Questura.
Una volta entrati in casa però, i quattro avrebbero iniziato a insultarlo con frasi offensive, per poi impossessarsi del suo zaino contenente portafoglio, cellulare e occhiali da sole. Due di loro lo avrebbero bloccato per le braccia, sbattendogli la testa contro il vetro della finestra e ferendolo alla fronte. L’uomo ha raccontato di essere riuscito ad afferrare il suo telefono che uno di loro teneva in mano. "La loro intenzione era quella di portarmi in una stanza posta al pianterreno per proseguire nella loro aggressione. Approfittando di un momento di distrazione sono riuscito a scappare buttandomi dal balcone posto al secondo piano. Sono convinto che se non fossi riuscito a scappare quella notte non so che fine avrei fatto", ha raccontato.
È riuscito poi a tornare a casa con il pullman delle 6.00. Il 25 settembre si è recato al pronto soccorso dell’ospedale di Teramo a causa delle sue condizioni: dolori, nausea, e lì è stato dimesso con una diagnosi di “trauma cranico minore, escoriazioni varie del tronco e della regione addominale da riferita aggressione”.
In ospedale è stato raggiunto da quattro operatori della Polizia di Stato. L'uomo ha poi sporto denuncia in Questura.
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Commenti
Io mi chiedo spesso chi abbia il coraggio di affittare le case a questa gente.....
Ma poverini sti TUNISINI!
“Eravamo quattro amici al bar”