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27 Gennaio. Il Giorno della Memoria....

di Giancarlo Falconi
6 minuti

Liliana Segre, La memoria rende liberi
Da anni, ogni volta che mi sento chiedere: "Come è potuto accadere tutto questo?", rispondo con una sola parola, sempre la stessa. Indifferenza. Tutto comincia da quella parola. Gli orrori di ieri, di oggi e di domani fioriscono all'ombra di quella parola. Per questo ho voluto che fosse scritta nell'atrio del Memoriale della Shoah di Milano, quel binario 21 della Stazione Centrale da cui partirono tanti treni diretti ai campi di sterminio, incluso il mio.

Primo Levi, Se questo è un uomo
Ognuno si congedò dalla vita nel modo che più gli si addiceva. Alcuni pregarono, altri bevvero oltre misura, altri si inebriarono di nefanda ultima passione. Ma le madri vegliarono a preparare con dolce cura il cibo per il viaggio, e lavarono i bambini, e fecero i bagagli, all'alba i fili spinati erano pieni di biancheria infantile stesa al vento ad asciugare.

Hannah Arendt, La banalità del male – Eichmann a Gerusalemme
Adolf Eichmann andò alla forca con gran dignità. Aveva chiesto una bottiglia di vino rosso e ne aveva bevuto metà. […] Era completamente padrone di sé, anzi qualcosa di più: era completamente se stesso. Nulla lo dimostra meglio della grottesca insulsaggine delle sue ultime parole. […] Era come se in quegli ultimi minuti egli ricapitolasse la lezione che quel suo lungo viaggio nella malvagità umana ci aveva insegnato – la lezione della spaventosa, indicibile e inimmaginabile banalità del male.

Elie Wiesel, La notte
Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata. Mai dimenticherò quel fumo. Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto. Mai dimenticherò quelle fiamme che consumarono per sempre la mia Fede. Mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi ha tolto per l'eternità il desiderio di vivere. Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima, e i mei sogni, che presero il volto del deserto. Mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso. Mai.

Etty Hillesum, Diario 1941-1943
Si vorrebbe essere un balsamo per molte ferite.

Hannah Arendt, La banalità del male – Eichmann a Gerusalemme
Il guaio del caso Eichmann era che di uomini come lui ce n'erano tanti e che questi tanti non erano né perversi né sadici, bensì erano, e sono tuttora, terribilmente normali. Dal punto di vista delle nostre istituzioni giuridiche e dei nostri canoni etici, questa normalità è più spaventosa di tutte le atrocità messe insieme, poiché implica – come già fu detto e ripetuto a Norimberga dagli imputati e dai loro patroni – che questo nuovo tipo di criminale, realmente hostis generis humani, commette i suoi crimini in circostanze che quasi gli impediscono di accorgersi o di sentire che agisce male.

Elie Wiesel, La notte
Ormai non mi interessavo ad altro che alla mia scodella quotidiana di zuppa, al mio pezzo di pane raffermo. Il pane, la zuppa: tutta la mia vita. Ero un corpo. Forse ancora meno: uno stomaco affamato. Soltanto lo stomaco sentiva il tempo passare.

Bruno Bettelheim, Sopravvivere
La nostra esperienza nei campi di concentramento non ci ha insegnato che la vita non ha senso, che il mondo dei vivi è un grande bordello, che bisognerebbe vivere secondo le primordiali esigenze del corpo, ignorando le creazioni della cultura. La nostra esperienza ci ha insegnato che per disgraziato che sia il mondo in cui viviamo, la differenza che esiste tra di esso e il mondo dei campi di concentramento è grande come quella tra la notte e il giorno, tra l'inferno e il paradiso, tra la morte e la vita.

Primo Levi, I sommersi e i salvati
Definirlo "nevrosi" [quello stato di perenne disagio del prigioniero] è riduttivo e ridicolo. Forse sarebbe più giusto riconoscervi un'angoscia atavica, quella di cui si sente l'eco nel secondo versetto della Genesi: l'angoscia inscritta in ognuno del "tòhu vavòhu", dell'universo deserto e vuoto, schiacciato sotto lo spirito di Dio, ma da cui lo spirito dell'uomo è assente: non ancora nato o già spento".

Anna Frank ( Diario)
‘Ciò che un cristiano fa è sua propria responsabilità, ma ciò che fa un singolo ebreo viene fatto ricadere sulle spalle di tutti gli ebrei. È davvero meraviglioso che io non abbia lasciato perdere tutti i miei ideali perché sembrano assurdi e impossibili da realizzare.
Eppure me li tengo stretti perché, malgrado tutto, credo ancora che la gente sia veramente buona di cuore. Semplicemente non posso fondare le mie speranze sulla confusione, sulla miseria e sulla morte. Vedo il mondo che si trasforma gradualmente in una terra inospitale; sento avvicinarsi il tuono che distruggerà anche noi; posso percepire le sofferenze di milioni di persone; ma, se guardo il cielo lassù, penso che tutto tornerà al suo posto, che anche questa crudeltà avrà fine e che ritorneranno la pace e la tranquillità.’




Video https://www.youtube.com/watch?v=-9VrtBUxYjo
La testimonianza di Mario Mieli, scampato al rastrellamento, introduce i racconti di ragazzi in visita al Senato, discendenti da alcune vittime o superstiti della deportazione. Bambini e ragazzi di alcune scuole d’Italia commentano la giornata. Intervista alla Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello.

Video http://www.teche.rai.it/2016/04/primo-levi-ritorno-ad-auschwitz/


Nel documentario in onda il 25/04/1983, Primo Levi viene intervistato durante il viaggio in Polonia verso il lager dove fu deportato durante la Seconda Guerra Mondiale, dopo quasi 40 anni. Levi ricorda la tragica esperienza della prigionia nel lager nazista e spiega come alcune luoghi o oggetti abbiano il potere di riportare alla memoria sensazioni di paura e di angoscia.
Primo Michele Levi (Torino, 31 luglio 1919 – Torino, 11 aprile 1987) è stato uno scrittore, partigiano, chimico e poeta italiano, autore di racconti, memorie, poesie e romanzi.
Il 13 dicembre 1943 venne catturato dai nazifascisti in Valle d’Aosta e nel febbraio dell’anno successivo, deportato nel campo di concentramento di Auschwitz. Scampato al lager, tornò avventurosamente in Italia, dove si dedicò con forte impegno al compito di raccontare le atrocità viste e subite.
Guarda l’estratto video del documentario

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Commenti

Grazie Giancarlo

Forse è il caso di cominciare a dimenticare.....

" perché la memoria del male non riesce a cambiare l'umanità? A che serve la memoria?
( Primo Levi )

MEDIORIENTE 26 gennaio 2023
Strage a jenin (Cisgiordania).
Nuovo raid Israeliano con decine di morti e decine di feriti gravi tra i Palestinesi!
È SOLO UNA NOTIZIA.....niente di più.
Il faut savoir
Aznavour

Come

I Gulag e le Foibe, ce li scordiamo sempre.....
Come le guerre, ci sono Olocausti di serie A e quelli di serie B.

... perché la segre e altri non dicono...non si dice...che ...bene si vuole ricordare la shoah ok....allora che venga scelto anche un giorno nel calendario per ricordare gli orrori di stalin che ha massacrato dai 7 si 10 milioni solo in Ucraina dal 1929 al 33 il più grande Olocausto del Novecento l 'Holodomor tradotto significa "morto per fame"....mai ricordato ...sia in Europa che in Italia non si è mai parlato di quello che è stato forse il più grande crimine del comunismo ....di stalin....e solo in Ucraina negli ultimi giorni di Novembre viene ricordato...solo 23 paesi e il parlamento europeo hanno riconosciuto la strage...l'Holodomor...molti paesi non lo hanno fatto ..tra questi anche l'Italia..ma guarda un po'....questo la segre ed altri "soloni" compreso te , dovrebbero essere a conoscenza di ciò ...dimenticavo che la strage totale dal 1924 al 53 ,ovvero gestione stalin, si aggira sui 20 milioni di morti , quindi stalin è stato il più grande criminale della storia...non dimentichiamo mao altra brava persona. Adol Hitler ne ha eliminati 7 milioni.... però si ricorda solo la schoah..non va bene !!!! Onore a tutti i Camerati Italiani e Tedeschi morti per la Patria . Per tutti i Camerati morti PRESENTE!!! Ora e sempre Boia chi Molla .Giancarlo Vortice è il Camerata Runner tatuato .....