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Teramo. La zona franca del lungo fiume invasa da feste a base di alcol e da atti vandalici....

di Giancarlo Falconi
1 minuto

rerererrrSindaco D'Alberto le racconto il mio pomeriggio di Domenica 25 agosto verso le 17 e 30.
Mi chiama un caro amico di 77 anni ( le gambe delle donne da smorfia maniera) che mi dice di essere stato sfrattato dal parco giochi del lungo fiume, da un gruppo di magrebini ( nessun razzismo è la zona di origine del Maghreb) ragazzi anche di altri continenti che da su di giri, facevano le altalene dei bambini in piedi come il cavalluccio. Inutile raccontare le urla e gli sbraiti.
Avevano occupato i tavolini del punto ristoro con le sedute da sopra e non da sotto. Altra manifesta inciviltà e mancanza di rispetto.
Ricordo a tutti che nel lungo fiume non vige l'ordinanza sul consumo degli alcolici. Una zona franca.
Dopo dieci minuti, una mia amica, l'età non si dice, ci chiama per lo stesso identico motivo e per raccontarci quella sensazione di assenza completa di sicurezza percepita o reale che vogliamo intendere. A pochi massi, un gruppo di uomini e donne della madre Africa con una cassa di birra di figlia Europa, si dilettava a manifestare la gioia di Bacco. L'intervento dei carabinieri di Teramo è stato utile per le varie identificazioni, per fermare la festa ma ha lasciato un vuoto etico e morale oltre che normativo dell'ordinanza. Chi comprenderà che le regole devono valere per tutti e l'educazione, il rispetto verso il prossimo non ha carta d'identità ma solo appartenenza e senso civico? 

 

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