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Teramo. Quando i medici ti scaldano il cuore...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

In premessa dell'articolo, ci onora il fatto di scusarci per non aver letto un messaggio. Senza giustificazioni, può capitare ma non dovrebbe accadere.

Riceviamo e pubblichiamo, esprimendo le nostre profonde condoglianze.

Gentile Giancarlo, provo a rinviare il mio scritto, chiedendole di pubblicarlo. Le chiederei, tuttavia, di non fare menzione del mio nome, il desiderio che ho, è che si sappia che esistono medici nella nostra comunità in grado di fare la differenza nella sofferenza, medici che ti curano l'anima, al di là del corpo.
Grazie sin d'ora.

"I percorsi di sofferenza sono bui, la malattia è buia, la condivisione dell'angoscia è buia.
Nulla impedisce, tuttavia, che qualcuno, deputato a tracciare il percorso attraverso il buio, ti metta in mano una torcia, che inaspettatamente illumina la strada e, nel tempo, comincia a scaldarti il cuore.
Donatello Fabiani e Rosella Malandra, sono stati il "qualcuno" del nostro lungo viaggio.
Due medici, o meglio, due persone che curano persone. Perché la differenza è proprio lì, nell'approccio, nell'esercizio costante dell'empatia che, senza mai nascondere la verità, si nutre di professionalità e amplifica il risultato.
Va detto, voleva che lo dicessi, lo so.
Lo faccio ora, quando il sipario è calato da un po', lo spettacolo è terminato e nasce irrefrenabile l'esigenza di ringraziare chi, pur conoscendo l'esito del racconto, per avervi assistito più e più volte, affronta il palco come se il finale fosse tutto da scrivere, con il protagonista e con il pubblico. "

 

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