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La guerra della strada tra Comune e Izs...

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Tutti in silenzio e nessuna conferma. Eppure le voci di amarezza, di critica, di veri e propri dissapori tra l’ex Amministrazione D’Alberto, siamo in attesa di poter intervistare e chiedere lumi al nuovo assessore ai lavori pubblici o manutenzioni e i vertici dell’Izs. Il contendere è la strada comunale che porta alla prossima sede dell’Istituto zooprofilattico di Teramo. Quella eccellenza che porta il made in Teramo, il vertice della ricerca scientifica in tutta Europa. Una sede da oltre 100 milioni di euro che non dovrebbe porre de i dubbi, problematiche ma essere festeggiata ogni giorno. Eppure, pare che il comune di Teramo abbia detto che i fondi per la strada comunale non ci siano e che la questione riguarderebbe solo l’Istituto. In sintesi ,volete la strada? Benissimo ma sarete voi a pagarla. Gli eroi del covid, dei tamponi, della Ricerca? Tutto finito in tempo di pace. Una polemica che non è uscita durante la campagna elettorale per una questione di signorilità e di rispetto istituzionale. Una polemica che potrebbe esistere solo a Teramo. Immaginate un comune normale del nostro stivale . Immaginate un Ente importante che vuole investire oltre 100 milioni di euro sul territorio e chiede il miglioramento della strada comunale. Spesa che varia ma che supera i tre milioni di euro fino a dieci. Ecco, appunto. Avevamo lasciato questa storia all’ultima conferenza stampa con tutti i politici regionali fino all’ultimo comunale. La posa della prima pietra. Vi ricordate che alti momenti? «Giovedì 23 marzo il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio e il Direttore Generale dell’Istituto Nicola D’Alterio hanno incontrato gli organi di informazione presso il cantiere del nuovo polo tecnico scientifico dell’Istituto di Colleatterrato Alto, a Teramo.

Nel corso della conferenza stampa il Governatore Marsilio ha illustrato i passaggi che hanno portato all’approvazione dell’Intesa arrivata durante la Conferenza Stato-Regioni del 22 marzo (presieduta dallo stesso Marsilio), che ratifica il finanziamento di 57 milioni di euro all’IZS dell’Abruzzo e del Molise per la costruzione della nuova sede.“La richiesta al Governo di finanziare l’intero importo per ulteriori lavori – ha dichiarato Marsilio – risale a marzo 2022, porta la mia firma e quella del direttore D’Alterio. Concludiamo con successo un percorso che parte almeno dal 2003 e che darà prospettive concrete a un’eccellenza scientifica e a un importante presidio interregionale di valenza nazionale e internazionale. Questo passaggio porterà buone ricadute occupazionali e incentiverà sicuramente la qualità degli interventi programmati nell’edilizia sanitaria”.

Nel sottolineare l’impegno della Regione Abruzzo, soprattutto del Presidente Marsilio che ha fortemente creduto nell’espansione dell’Istituto, il DG D’Alterio ha aggiunto: «Questi ulteriori 57 milioni di euro, provenienti dal Fondo Edilizia Sanitaria del Ministero della Salute, sono parte di un opera che complessivamente vale circa 104 milioni di euro, di cui 20 milioni di euro destinati ad attrezzature di ultima generazione. Prevediamo di terminare il primo lotto nell’arco di un anno e tutta l’opera in circa 4 anni».A conclusione dell’incontro il Direttore D’Alterio ci ha tenuto a ringraziare pubblicamente i lavoratori dell’Istituto che “con il loro lavoro tengono alto il livello di credibilità scientifica nazionale e internazionale di un Ente capace di ottenere questi risultati e di attrarre risorse in tutto il mondo: basti pensare che in questo momento stiamo portando avanti oltre 150 progetti scientifici». Applausi ma la strada non è un affare comunale. Almeno a Teramo.

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Commenti

100 milioni, 57 milioni, non piovuti dal cielo, pagati direttamente o indirettamente dai cittadini

Con tutti i milioni che sono stati stanziati, possibile che non si riescano a ricavare 2 spicci per dare una sistemata (un passaggio con una ruspa e qualche carico di ghiaia) a una strada che sarà a servizio di un cantiere che durerà anni?
Su su, un po’ di buona volontà, o no?