Il processo in primo grado in capo al ginecologo e assessore comunale al Comune di Montorio Francesco Ciarrocchi, si è concluso ieri con una condanna in primo grado a cinque anni di reclusione per violenza sessuale su una paziente 19enne. I fatti risalgono al 2020 quando la giovane, assistita durante il processo dall'avvocato Monica Passamonti, si era recata nello studio del medico e aveva poi denunciato di aver subito atti sessuali durante la visita. Il pubblico ministero Elisabetta Labanti aveva chiesto una condanna a sette anni, ritenendo credibile la testimonianza della ragazza. Nella sua requisitoria aveva ricostruito l'accaduto di quelle che Ciarrocchi aveva definito come «pratiche mediche», sottolineando la necessità imprescindibile del consenso per quelle 'pratiche', che si traducono, come ricostruito dalla pm, in una masturbazione.
Ciarrocchi è stato difeso dagli avvocati Tommaso Navarra e Guglielmo Marconi. Raggiunto telefonicamente ha dichiarato: «Non mi fermerò qui e farò ricorso perché sono innocente e lo dimostrerò fino all'ultimo grado di giudizio». Politicamente, alla domanda sul futoro del suo assessorato risponde: «Dal mio assessorato non mi dimetto, non ho fatto nulla».
Abbiamo raggiunto telefonicamente anche il sindaco di Montorio Fabio Altitonante: «Ho sentito il mio assessore e mi dispiace umanamente per lui, è molto scosso. Per me risulta innocente fin quando non saranno esperiti tutti i gradi di giudizio, come so che farà. Per questo motivo rimarrà a svolgere il suo ruolo di assessore nel comune di Montorio».
N.S.
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