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Omicidio Night di Silvi. Condannato a 17 anni Pietro Mercurio...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

È stato condannato a 17 anni di reclusione Pietro Mercurio, imprenditore titolare del night club Zeus di Silvi, accusato della morte di Marco Monti, il 51enne deceduto nella notte tra il 18 e il 19 aprile 2022 davanti al locale.

Il pm aveva chiesto 12 anni per omicidio preterintenzionale, mentre la difesa l'assoluzione con formula piena o, in subordine, con la formula dubitativa, senza dimenticare eventualmente l'esimente della legittima difesa.

Omicidio preterintenzionale e altri sei i capi di imputazione ricostruiti dall'accusa, che vanno dall’omicidio preterintenzionale alle percosse, dalle lesioni personali alle minacce, dall’intralcio alla giustizia alla cessione di sostanze stupefacenti, fino all’induzione e allo sfruttamento della prostituzione. Secondo la ricostruzione del pm Laura Colica, la vittima venne spintonata in strada da Pietro Mercurio al termine di una lite nata per una ballerina del locale, con cui Monti aveva rapporti. Finì sulla strada e il conducente della vettura che in quel momento passava, non riuscì a evitare l'impatto. I familiari di Monti sono rappresentati dall'avvocato Enzo Di Lodovico.

Coinvolto nel procedimento anche il fratello dell’imputato, Alfonso Mercurio, che è stato condannato a un anno e mezzo. Durante l’udienza di oggi sono stati ascoltati gli ultimi tre testimoni della difesa. Dopo la requisitoria del pm, spazio poi alle arringhe degli avvocati difensori Antonio Turco del foro di Salerno ed Enrico Farano del foro di Nocera Inferiore, e agli interventi delle parti civili, tra cui l’avvocato Enzo Di Lodovico, legale della famiglia Monti, presente in aula.

La Corte d'Assise è stata presieduta dal giudice Claudia Di Valerio.

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