Ci scrivono.
"Sulla scalinata di Piazza Martiri del Duomo di Teramo, sono apparsi questi graffiti. Uno in italiano, probabilmente una firma, l'altro in rumeno, a dimostrare integrazione nel vandalismo. Arrossisco e piango è la traduzione, e questo infatti dovrebbe fare l'autore. Spero qualcuno provveda a pulire. "
Le due scritte hanno la stessa firma. Quella della ignoranza. Ci auguriamo che siano fenomeni isolati e non ci sia l'imitazione dei peggiori.
Il Duomo di Teramo come ogni altro monumento rappresenta per una società civile la capacità del bello di essere tramandato e conservato; momenti di riflessione e di nutrimento; attimi di crescita e di orgoglio; l'emotività dell'appartenenza a una civiltà che ha fatto la storia per il futuro delle generazioni. Ecco, appunto. Queste generazioni.

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