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Siamo tutti con il lavoratori della Purem...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Le lavoratrici e i lavoratori della Purem di Castellalto anche oggi hanno mantenuto il presidio davanti ai cancelli dello stabilimento, manifestando con determinazione contro i licenziamenti annunciati dalla multinazionale.
Nel corso della giornata sono stati bloccati diversi camion arrivati per caricare e scaricare materiali, nel chiaro intento di impedire che prodotti e componenti lascino lo stabilimento mentre il futuro occupazionale resta appeso a un filo.
Il presidio è proseguito con un momento di condivisione e resistenza: una pasta asciutta cucinata e consumata insieme davanti ai cancelli, simbolo dell’unità e della determinazione collettiva. Mentre la multinazionale prova a dividere i lavoratori, chi è in lotta risponde con la forza della solidarietà.
La forza continua ad essere l’unione.
Durante la giornata, la RSU di FIM e FIOM ha portato la propria solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori in presidio, così come hanno fatto anche diverse realtà sociali del territorio, tra cui Casa del Popolo e Campetto Occupato, a dimostrazione che la lotta è sentita e condivisa anche fuori dai cancelli della fabbrica.
A partire da domani, venerdì 13 giugno, è stato proclamato lo stato di agitazione, accompagnato da un pacchetto di 24 ore di sciopero, da articolare nel periodo dal 13 al 19 giugno. Una mobilitazione che si inserisce nel percorso di lotta che culminerà con lo sciopero nazionale del 20 giugno, già proclamato dalle segreterie nazionali.
Le lavoratrici e i lavoratori chiedono con forza un tavolo di confronto immediato e l’intervento concreto delle istituzioni, affinché venga fermato un processo che rischia di impoverire irreversibilmente l’intero territorio.

Una situazione che conferma le preoccupazioni già sollevate da anni dalle Segreterie provinciali di FIM-CISL e FIOM-CGIL di Teramo, che fin dal 2021 hanno promosso iniziative significative, dal Coordinamento delle RSU Automotive fino alla Marcia del Tubo.
Una fabbrica che chiude è un territorio che muore.
La lotta continua, e nessuno si tira indietro.
                    
                    Le Segreterie Provinciali 
                     FIM-CISL e FIOM-CGIL
                                 di Teramo

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